( ---- Giornale a più voci dove in questi anni ha finito per imporsi la visione freudiana della donna. Il resto, ·in camp-o accademico, l'ha fatto la scuola sociologica funzionalista .. Fu Margaret Mead a sostenere, sulle orme di Freud, la tesi della sostanziale « differenza » della natura femminile rispetto a quella maschile. La donna è uguale, anzi superiore, ma in quanto donna, diceva. È nel dare alla luce un figlio che si realizza la natura femminile. Tutto il resto va subordinato. e diretto a questo scopo, e la donna che vi si sottrae o viene indotta a sottrarvisi è nevrotica e infelice. I funzionalisti, con a capo il Parsons, sostenevano che non interessava in realtà se la donna fosse cap·ace di ragionare e di inserirsi nella società con responsabilità proprie, poiché di fatto non lo stava facendo, e non sembrava necessario; che anzi, la democrazia e la libertà, nonché il realismo e la sociologia, imponevano di àmmettere che nella società americana (che è poi tutta la realtà che interessa al sociologo hmericano) la donna era di fatto prevalentemente una casalinga, e quindi l'essere una casalinga era l'attività normale per la donna. È facile immaginare quale accoglienza p·otessero avere queste tesi fra . i tradizionalisti e i conservatori di ogni sorta. Ma persino gli educatori dei colleges più tradizionalmente dediti ad una preparazione accademica ad alto livello restarono colpiti da queste bordate « scientifiche». Do-po qualche esitazione, cedettero a questa pressione - che del resto trovava echi tra le stesse studentesse aspiranti a un rapido matrimonio ---- e procedettero ad una progressiva revisione dei programmi. Oggi non c'è un solo college che non affermi di voler preparare le allieve soprattutto a svolgere meglio il ruolo di mogli e madri. E lo dimostrano costellando il programma di corsi di puericultura, di economia domestica, e di cultura «generale» adatta alla futura moglie di un «manager». È su questo sfondo, dice la Friedan, che bisogna vedere il fenomeno della famiglia numerosa: la carriera di madre, perseguita addirittura con disperazione (e cita frequenti casi di donne che si appellano ad organizzazioni per l'educazione demografica allo scopo di sapere se non ci sia modo di partorire un terzo o quarto figlio sano, nonostante l'opinione del medico che lo prevede « tarato »). Così va visto anche l'incremento dei divorzi e del numero delle donne sposate « felicemente )j che consultano lo psichiatra (nel decennale della laurea, il 47% della classe 1952 di Radcliffe dichiarava di essersi già rivolto ad uno psichiatra, o di ritenere che l'avrebbe fatto ben presto); ed è così infine che va visto l'incremento impressionante degli « esaurimenti» e dei malanni fisici vari, co-me la « piaga della casalinga» (bolle piene di sangue, come quelle di Giobbe), che si dimostrano refrattari ad ogni cura. La repressione della necessità dello sviluppo e della maturazione è altrettanto pericolosa e deleteria - conclude la Friedan - quanto lo è la repressione dell'impulso sessuale già rilevata da Freud, poiché questa necessità. è altrettanto fondamentale per la natura umana. È ovvio, poi, al di là della questione specifica della donna americana, che un tale stato psichico si ripercuote su tutta la società· americana; e a 51 Bibli(?tecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==