Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Note della Redazione E proprio questo vogliartzo ricordare per concludere: che mai come ora la mafia è stata debole, che le si possono dare colpi mortali perché non. più protetta come una volta da solidarietà vischiose. Le attività della mafia, infatti, nel corso degli ultimi anni si sono intensificate e ramificate lungo sempre nuove direzioni ed i suoi metodi sono diventati assai più vistosamente criminali ed odiosi di quanto non lo f assero una volta, onde una sempre più aspra reazione contro di essa dalla parte della _pubblica opinione · nazionale, non più indifferen,te, e da parte della pubblica opinione nella stessa Sicilia, non più tutta dominata da tradizionali 01nertà. Ma di questo restringimento dell'area di opinione pubblica indifferente, che ha sempre costituito per la mafia una cintura di sicurezza, ci ripromettiamo di parlare più diffusamente e dettagliatamente nel prossimo numero, pubblicando il rendiconto di un « sopraluogo nella Sicilia della mafia» di cui abbiamo incaricato un n,ostro collaboratore; e in quella sede potremo anche valutare quale seguito avrà avuto, in sede di governo specialmente, la buona partenza della Commissione parlamentare d'inchiesta. Cronache napoletane Dal luglio scorso Napoli ha un nu.ovo Sindaco nella persona dell'avv. Ferdinando Clemente, trentaseienne, democristiano. Oltre ai voti del suo gruppo, l'avv. Clemente ha ricevuto quelli dei due socialdemocratici - ambedue entrati in Giunta -. I sette consiglieri socialisti hanno assunto un ~ atteggiamento di pensosa attesa; tutti gli altri gruppi sono all'opposizione. La Giunta presieduta dall'avv. Clemente è dunque di minoranza: considerando che sinora ·Napoli è stata amministrata dai partiti di destra o da Commissari prefettizi e che la Giunta uscente - monocolore dc, presieduta dal prof. Palmieri - era appoggiata dai laurini, ci sarebbe comunque da rallegrarsi del suo avvento, e da augurarle lunga vita a dispetto della sua struttura minoritaria. Alcune ·considerazioni, però, raffren,ano gli entusias1ni, e inducono a domandarsi se non sarebbe stata preferibile, ad un centro si11istra « 1nonco » come quello varato alla Sala dei Baroni, addirittura una nuova gestione commissariale. La soluzione Clemente, infatti, è tutt'altro che una chiara scelta politica di centro sinistra: per il modo in cui è stata realizzata e per· i risultati a cui ha portato e porterà, essa può degenerare tra le manovre trasformistiche a cui le tristi vicende della vita co1nunale napoletana ci hanno da tempo abituati - manovre a nessuna altra logica rispondenti se non a quella del potere, della vanità locale. Piuttosto che una tappa della lenta maturazione d'una più civile coscienza politica a Napoli, la soluzione 47 Biblio~ecaginobianco

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