Note della Redazione Vogliamo e dobbiamo aggittngere, però, che, se deploriamo il modo con cui l'on. Saragat ha condotto· la polemica sulla politica del CNEN, e se di qiLesta polemica non ci convincono neanche gli argomenti, deploriamo pure la leggerezza con cui «L'Espresso» - domùiato dalla sua epidermica avversione per i socialdemocratici e dallo snobisrno clie lo spinge sempre alla sinistra di qualche sinistra - si rallegra per quanto è avvenuto, giudica «utili» le «discordie» che sono nuovame·nte affiorate· in questi giorni e dichiara che « gli organi di stampa conservatori non ha11no in realtà torto » quando contrappongono il ce11tro-sinistra di Saragat e dei dorotei a quello degli « azionisti ». Ma questa è la posizione dei coniunisti, di co11vergenza con la destra economica per mandare a nionte il centro-sinistra, senza dirlo esplicitamente, o per indebolirlo quanto più è possibil.e, dividendolo; non la posizione coerente dei democratici che sono i;,npegnati per colmare i « vuoti » e le « fratture » attraverso i quali « diventano facili le infiltrazioni polemiche della destra»! Ma forse, ora che «L'Espresso» dichiara di considerare «utili» certe «discordie» l'on. Saragat potrebbe più facilmente rendersi conto di quanto esse siano dannose, carne n.oi le consideriamo. I funzionari di ·Canicattì La Commissione parlamentare per l'inchiesta sulla mafia ha avuto una buona partenza. I provvedimenti legislativi ed amministrativi . che sono stati proposti al Pa,rlamento e al Governo - in. cinque cartelle dattiloscritte, secondo quanto si è letto sui giornali - dimostrano, infatti, che i commissari sono andati al fondo delle cose. Certo, sarebbe stato meglio se essi non avessero esitato davanti alla drastica proposta di Donat Cattin relativa ai permessi di portare le ar1ni, tutti da revocare: l'argomento che una simile proposta avrebbe discriminato e magari uniiliato la Sicilia non ha senso, perché la Sicilia è già discriminata e anche umiliata _per il solo fatto che c'è la mafia. E così avremmo preferito che si fosse accettata la proposta avanzata da alcuni commissari relativamente agli SJJeciali poteri da attribuire (llla commissione per indagare negli uffici-fido delle banche: secondo indiscrezioni raccolte da Livio Zanetti per «L'Espresso», « questa proposta ha sollevato agitate opposizioni da parte di tutti coloro che considerano la violazione del segreto bancario come una specie di sacrilegio econorrzicopolitico »; ma, in contrasto con chi ritiene che il problema della lotta alla mafia possa essere risolta con 1naggiori poteri di repressio11e da assegnare alla polizia, riteniamo che esso debba essere affrontato anzitutto con l'assegnazione dei maggiori poteri di indagine alla Commissione parlamentare, onde la repressione _possa poi colpire anche e soprattutto gli « amici degli amici», che· appartengono al mondo ecònoniico _ea quello politico. Comunque, 44 Bipliotecaginobianco
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