Spartaco Ana11ia difendere; anche allo scopo· di limitare i vincoli imposti ai privati a quelli necessari e sufficienti per garantire - oltre ~d in aggiunta alla difesa dei valori estetici fondamentali dell'ambiente, che costituiscono l'obiettivo- minimo del piano p·aesistico - anche tali valori economici. In altri termini, una volta salvi i valori estetici più essenziali, l'estensione dei vincoli imposti dal piano paesistico ai privati (vincoli assimilabili a costi) può essere solo giustificata dall'accertamento dei benefici che la collettività può ricavarne. Risulta quindi opportuno che la preparazione del piano paesaggistico avvenga subito dopo che una sia p-ur rapida indagine socio-economica abbia accertato l'apporto che il turismo può dare allo sviluppo della zona. Partendo dall'inventario delle risorse umane e fisiche locali, tale indagine analizzerà i dinamismi di sviluppo (o involutivi) in atto e li proietterà nel breve tempo, tenendo conto delle decisioni di investimento pubbliche e private conseguenti ai programmi in corso, o già approvati e di sicura realizzazione. Scopo precipuo de~l'indagine sarà quello. di inserire nel quadro della situazione locale il nuo-vo fattore costituito d-alla domanda aggiuntiva di beni e servizi da parte dei turisti, di calcolarne l'effetto moltiplicatore ed acceleratore, e, in definitiva, di valutare l'apporto che il turismo può dare alla realizzazione nella zona di un equilibrio fra popolazione e risorse su livelli di reddito compatibili con quelli dell'ambiente econo1nico circostante. A questo punto diverrà praticamente possibile determinare le linee generali di uno specifico piano economico di sviluppo del turismo nella zona, indicandone ·gli obiettivi in termini di domanda turistica aggiuntiva, specificandone l'andamento stagionale, valutandone in via di larga massima i necessari costi privati e pubblici in termini di infrastrutture minime e di attrezzature ricettive. In sostanza si avrà uno. « schema di piano di sviluppo turistico »; e cioè un piano settoriale, visto però nella più ampia prospettiva dello sviluppo zonale globale. Tale schema non soltanto costituirà la necessaria premessa del piano negativo di difesa paesistica, come si è già detto sopra, ma fornirà anche i nece~- sari dati di partenza per un piano positivo di realizzazione urbanistica dello svilupp-o turistico, cioè di un piano regolatore, comunale o intercomunale, che inserisca organicamente la dimensione turistica nel con- , test~ di uno specifico. territorio, sede di una complessa attività ecònomica, sociale ed umana. Solo ove le considerazioni economiche, urbanistiche e sociologiche siano ridotte ad un discorso contestuale ed armonico, sarà possibile avere dei piani turistici non visti da un'angolazione strettamente setto34 Bibliotecaginobianco
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