Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Linee di un programma per lo sviluppo turistico del Mezzogiorno significativi ecc. provocati dall'assenza di piani ·urbanistici in zone investite dal fenome·no turistico so,no• numerosissimi, né le cause di ciò sono da ricercare unicamente nell'azione di operatori privati mossi da fini grossolanamente speculativi (basti pensare alle zone balneari rovinate da tracciati ferroviari o strada4i, che se·nza gravi difficoltà avrebbero potuto essere spostati magari di poche diecine di metri). Apparirà subito l'importanza di predisporre in tempo utile dei piani paesaggistici, ove si pensi c~e il loro sco,po è quello, essenziale, di salvare dalla distruzione totale e parziale il bene economico costituito dalle potenziali risorse turistiche di una data zona. La minaccia proviene da due ordini di cause : - Dall'ignor·anza del potenziale valore economico delle risorse turistiche, che, unite con gli altri fattori produttivi, capitali e lavoro, danno luogo a combinazioni di alta efficienza. L'impiego di zone a v~cazione turistica per altri impieghi meno produttivi (ubicazioni industriali che potrebbero senza aggravio di costo trovar posto altrove, insediamenti umani addensati, impieghi agricoli implicanti la degradazione del paesaggio, ecc.) costituisce un errato uso di risorse economiche, e spesso la loro definitiva distruzione. - Da uno sfruttamento delle risorse turistiche condotta in modo inabile, ovvero troppo interisivo, e motivato dalla speranza di pronti guadagni (degradazione del paesaggio con edifici e sistemazioni esteticamente ed urbanisticamente sbagliate). Si ha pertanto un errore tecnico, il mancato impiego delle tecniche urba11istiche necessarie ad un sano s-viluppo tt1ristico, ovvero u11deliberato forzamento delle tecniche stesse allo scopo di ottenere rapidi risultati nel breve tempo,· rinunciando alle prospettive di· più lungo respiro (in questo caso, che è paragonabile a quello dell'agricoltura « di rapina », si ha un co·nflitto fra interesse speculativo privato ed interesse a lungo termine della collettività). C'è comunque una distruzione di potenziale ricchezza. L'insistere sull'aspetto economico della difesa delle risorse turistiche non significa affatto sottovalutare l'enorn1e importanza della tutela del paesaggio· ·dal punto di vista estetico, ma serve solo a rendere misurabile un aspetto dell'argomento che, se confinato fra le imponderabili variabili di una vaga « funzione del" benessere», rischia di non trovare al~una difesa efficace, o di essere difeso con gli argomenti sbagliati nel contesto di un discorso ammi11istrativo ed economico. · Visto sotto il suo aspetto· di pròtezio11e delle risorse economiche permanenti delle collettività, il piano paesistico deve necessanamente valutare la consistenza, in termini econornici, ·ctelle·risorse che intende· 33. Bibliqtecaginobianco

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