Spartaco Anania ziali, villaggi turistici, città per vacanze ecc.). In questi casi ì programmi indicheranno necessariamente -gli obiettivi ~conomici che l'iniziativa intende raggiungere, ed i tempi di esecuzione. Un accurato controllo sulla correttezza di tali previsioni, permetterà di apprezzare con notevo,le approssimazione i benefici che l'iniziativa arrecherà alla zona int_eressata; e di valutare il limite dei costi che è opportuno sostenere, da parte del settore pubblico, per assicurarne la realizzazione. Occorrerà d'altra parte la massima cautela per evitare che, una volta ottenuti da parte dei privati eventuali benefici di tipo speculativo (valorizzazione di aree, lottizzazioni) legati alla realizzazione delle infrastrutture destinate in via principale al complesso turistico-alberghiero, le iniziative turistiche siano lasciate incomplete, o interrotte. In effetti, non si possono in questo caso· indicare dei criteri a priori: l'esame degli aspetti economici del progetto, la sua idoneità a risolvere i problemi di equilibrio locale fra popolazione e risorse, gli effetti indiretti che anche un progetto isolato può esercitare nell'ambiente circostante, serviranno di guida a decisioni pubbliche che non possono non god~re di un largo margine di discrezionalità. D'altra parte, la realizzazione di grossi complessi turistici « pilota » rappresenta una delle occasio,ni in cui una · partecipazione finanziaria della Cassa per il Mezzogiorno, ai sensi dell'art. 7 della Legg~ istitutiva, appare più opportuna, per garantire non solo il completamento, ma anche la più efficace gestione dei complessi suddetti nell'interesse della collettività, ai fini dello sviluppo globale . della zona, nel quadro di una visio11e estesa anche alla considerazione dei problemi regionali. 7. - PIANI PAESAGGISTICI, PIANI REGOLATORI E SVILUPPO DEL TURISMO. - La concentrazione degli interventi turistici in zone urbane già provviste di infrastrutture di base, in prossimità di zo·ne industriali, porti commerciali, nodi di comunicazioni terrestri, aereoporti ecc., impone ovviamente di considerare adeguatamente la necessità di sistemazioni urbanistiche che permettano ad attività così diverse quale quelle produttive tradizionali e quelle turistiche di coesistere senza dannose interferenze. Senonché il problema non è sostanzialmente diverso nemmeno· in zone a prevalente, o esclusiva, vocazione turistica. L'utilizzazione turistica, in quanto comporta infrastrutture, di base e specificamente turistiche, attrezzature alberghiere e di servizi, rischia in ogni caso di compromettere la materia prima turistica, c_he, in definitiva, è sempre costituita da un ambiente (naturale o modificato 1 dall'uomo) di particolare valore estetico-paesaggistico, artistico, storico ecé .. . Gli esempi di danni al paesaggio, a monumenti artistici, ad ambienti 32 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==