Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Linee di un programma per lo sviluppo turistico del Mezzogiorno Il mercato del turismo fuori stagione rappresenta, quindi, una . quota limitata del totale mercato turistico. Senonché vi so·no due punti da co·nsiderare : 1) solo una parte dei turisti è costretta a prendere le vacanze durante il periodo estivo da fatti indipendenti dalla sua volontà (e~. chiusura stabilimenti, vacanze scolastiche dei figli, ecc.). D'altra. parte, proprio per la congestione che si verifica durante il periodo di punta, comincia oggi a farsi luce in molti turisti, la convinzione che sarebbe conveniente usufruire delle vacanze in altri periodi. Una campagna seriamente condotta p~r il turismo fuori stagione, se accompagnata da una ·massiccia riduzione delle tariffe rispetto· a quelle dell' « alta stagione », avrebbe buone probabilità di successo. 2) una tale campagna di promozione del turismo- di bassa stagione può essere solo intrapresa per aree in cui le condizio·11i climatiche siano eccezionalmente fav9revoli. Senonché è proprio questa la caratteristica più notevole del Mezzogiorno per quanto riguarda il turismo. Se infatti consideriamo che le attrattive turistiche possono essere divise grosso modo in quattro gruppi principali, e cioè: clima e bellezze naturali; attrazioni artistiche ed archeologiche; divertimenti vari; manifestazioni artistiche, sportive, folcloristiche, fieristiche, ecc., sarà facile notare che solo nel primo di questi gruppi, che è poi quello di base per l'inserimento di tutti gli altri, il Mezzogiorno ha un deciso vantaggio sulle località concorrenti. Il Mezzogiorno ha, quindi, in comune con tutte le zone turistiche ·del mondo l'interesse di promuovere il turismo di bassa stagione, ma è anche nelle migliori condizioni di partenza per riuscirvi. 4. - ULTERIORE QUALIFICAZIONE DELLA SPESA TURISTICA: LA PROVENIENZA DEI TURISTI. - Accanto alla qualificazione della spesa turistica in base alla sua distribt1zione stagionale, una seconda importantissima qualificazione i;-iguarda la provenienza dei turisti a cui un programma di sviluppo turistico può di preferenza rivolgersi. È evidente che, per il fatto stesso che il turista effettua delle spese per co-nsumi in località turistiche diverse da quella di abituale residenza, si ha una contrazione della domanda globale in quest'ultima. Il turismo dà quindi luogo ad uno spostamento della domanda da zona a_ zona. Si potrebbe sostenere che, se la spesa tùristica cresce co·n il crescere della cultura e del reddito, nell'interscambio turistico fra zone a diverso sviluppo economico., i turisti « ricchi » che si spostano verso zone « povere » no1 n solo saranno più aumerosi, ma anche spe·nderanno indivi25 Bibli.otecaginobianco

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