• Un congresso e un partito quando De Gaulle· parla da profeta all'Europa, e parla contro gl'inte~ ressi nostri, una risposta un po' più chiara di quella contenuta in una dilatoria azione diplomatica gli sarebbe dovuta. Mentre, all'opposto, è vero che nell'azione europea del nostro governo gl'inte·ressi sezionali hanno pesato a un punto da farci in pratica contraddire alla nostra politica; c~e, quando ci facevamo ~~st:nit~_:i dell'a_de~io~e_ dell~ghil~ j' ,· terra al MEC, sostenevamo una --pol1t1ca tillra rotez1on1st1ca er 1 rod_~t~!_-_!!,gnCO(Ìsiostenuta a a Federconsorzi, ma non senza premure / di sindacati), la quale è in contraddizione con ogni adesi~ne, sia ·pure / / a lunga scadenza, d'una potenza che desidera prodotti agricoli a buon mercato 1 • C'è dunque un posto vuoto da prendere, e il P.S.I. potrebbe farlo, accettando così parzialmente quella tensione ideale (che riassumendo abbiamo detto dei suoi intellettuali) che è pure nelle sue tradizioni. Ma si badi che una tale politica estera (di lotta per la democrazia nell'ambito del MEC di lotta per l'unità europea occidentale nell'ambito della NATO, contro gli ultimi resti di regime autoritario all'interno dell'Occidente, nell'accettazione degli obblighi impostici dall'equilibrio oriente-occidente di cui siamo parte) non ha nulla di specificamente « socialista ». È una politica internazionalistica, di democrazia internazionale e di pace, ma si avrebbe torto a pensare di appoggiarla in modo esclusivo sull'esempio di questo o quel partito socialista. Do·v'è la _politica dell'internazionale socialista? Nel rifiuto all'Europa opposto dai laburisti? Nell'europeismo pallido e condizionato di Guy Mollet, appena uscito dal suo nazionalismo algerino? Nel mite possibilismo dei tedeschi, o nella neutralità degli scandinavi, o nel brutale massimalismo dei socialismi africani e arabi, idoleggiati da Italo Pietra? Il vero pericolo per il P.S.I. è di cadere vittima, proprio co·me è accaduto alla socialdemocrazia, delle « relazioni internazionali » tra partiti socialisti, dimenticando che in concreto un'internazionale socialista c'è quando ci sono uno o due partiti socialisti i quali preparano il trapasso da una ce_rta fase di equilibrio a una fase superiore. Ma perché questo · accada, il P.S.I. deve essere impegnato a dare una linea politica al paese, e non a manovrare con i quadri tra i. 11otabili del socialismo, ché ancora così si chiama, contemporaneo. Riassumendo, il cammino che il P.S.l. deve compiere per dare efficacia alla sua azione è àspro, e il prossimo congresso può rappres~ntare non più di una tappa. Esso deve autorizzare il partito ad assumere compiti di governo; questi devono essere tali da tradursi in mo·do comprensibile per le masse italiane, ma da non spegnare il desiderio profondo di più e di meglio che vive, distorto e non ben cosciente _di 17 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==