Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

LETTERE AL DIRETTORE Dialogo sulle istituzioni Signor Direttore, ·mi è permesso d'intervenire ancora una volta, e con ritardo (purtroppo sono costretto a leggere « Nord e Sud» assai irregolarmente) a proposito dell'articolo del Prof. De Caprariis su « Rifor1na delle istituzioni e repubbl"ica presidenziale »? Forse pretendo molto dalla ospitalità della Sua rivista (rileggendo mi sono accorto d'avere scritto molto di più di quanto mi aspettassi); può darsi però che un approfondimento degli argomenti toccati nella mia prima lettera e che tenga conto della cortese risposta del Prof. De Caprariis possa interessare qualcuno dei lettori. Cominciamo dal potere di scioglimento del Parlamento in Inghilterra, sia perché credo che l'argomento in se stesso sia degno di attenzione, sia perché questo problema particolare potrà servire a chiarire quelli più generali a cui si accennerà in seguito. Il punto di partenza era che lo scioglimento contribuisce alla armonia tra esecutivo e legislativo in quanto 1) è una arma del Governo contro i d~putati 2) è uno strumento di potere politico nella lotta tra partiti. Io affermavo al contrario che il potere di scioglimento non ha niente a che fare, oggi, coi rapporti tra Governo e Parlamento; concedevo che esso dà -un certo vantaggio al partito di maggioranza, vantaggio che però non bisogna sopravalutare. Credo che la discussione avrebbe guadagnato se agli argomenti che io adducevo a sostegno della mia tesi fossero stati opposti degli argomenti contrari, anziché la riaffermazione dell'opinione corrente. A voler andare più a fondo, mi pare che bisogna distinguere i tre aspetti dello scioglimento sopra accennati: che esso, cioè, contribuisca alla armonia dei rapporti esecutivo-legislativo; che esso sia un'arma contro il Parlamento o nella lotta tra i partiti, e considerarli separataniente, in quanto essi non sono tra di lo-ro necessariamente interdipendenti. Il Prof. De Caprariis afferma ad esempio: « Quando si sarà ammesso che la dissoluzione è un'arma nella lotta di potere dei partiti, si dovrà ammetter per logica eh-e è anche un'arma nelle mani dell'esecutivo nei confronti dei deputati ». Il passaggio non mi sembra giustificato: qui si tratta di due cose diverse. Anche ammesso che lo scioglimento sia un'arma nel conflitto maggioranza-minoranza, essa riguarda le future elezioni e la lotta per forma re il nuovo Governo, non i rapporti attuali tra Governo e Parlamento. Questi rapporti sono condizionati dal fatto fonda1nentale che il Governo è farmato dai circa settanta membri più infiuenti del partito che detiene la maggioranza ai Commons. Lo scioglimento (se si esclude, come io ho escluso per le 119 Bib-i1otecaginobianco

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