Nord e Sud - anno X - n. 45 - settembre 1963

Aldo Garosci nostro paese si offre loro. Sul terreno internazionale, la polemica che divide il campo comunista, la congiuntura d~ trattative avanzate tra est e ovest trascinano lontano le ortodossie neutralistiche, giacché è molto difficile che oggi un paese possa contribuire, sia pure in tono minore, all'equilibrio internazionale, se non è in condizione di. influir~ sui due grandi che si sta11no venendo, fi.110a un certo punto, incontro. Pure, se ci fermassimo qui, non credo avremmo esaurito il _nostro compito, né detto quel che, bene o male, e magari per contraddirci, aspettano da noi i nostri lettori. Un giudizio su un congresso implica un giudizio più vasto e un'occasione per parlare chiaro, pur _sapendo che molti dei problemi che si sono posti all'avvenire non saranno risolti da un'assemblea così particolare, così tesa e così bisognosa di una decisio·ne, com'è un co-ngresso. Ora, per sapere quel che il partito socialista può essere nell'imminente futuro, è necessario uno sguardo almeno al più recente passato. Da parte dell'opinione che diremo « liberale », cioè interessata a un progresso civile del nostro paese in condizioni di democrazia e di regime pluripartitico, il partito socialista italiano· ha ricevuto in questi ultimi tempi molti complimenti. È stato, per loro, un po' il PIO IX prequarantottesco, a cui si attribuivano con applauso e a~pettazio·ne opinioni definite prima di essere sicuri che le avesse, così da determinarne poi l'apparire. È stata u11a tattic-a che ha reso: coloro che, hanno applaudito ai primi timidi cenni di « alternativa socialista» (che era ancora uno slogan elettorale e non toccava che ben poco e quasi solo nel tono l'adesione del P.S.I. alla linea generale frontista) hanno avuto ragio·ne. Il P.S.I. è venuto lentamente evolvendosi, con punte più accentuate al momento della grande crisi del blocco orientale, che ponevano sulla difensiva i comunisti (come al n1omento dei fatti di Ungheria), con ritmo più lento in altri momenti, ma costante; sì che sarebbe malafede contestarne la legittimità democratica. Davvero, tranne i clienti esasperati dell'on. Malagodi, non vediamo quale gruppo responsabile continui o possa continuare a sostenere l'identità o il gioco delle parti · fra Nenni e Togliatti. La collaborazione tra comunisti e socialisti tuttora in atto in varie zone della penisola nel governo locale e quella più caratterizzata nella C.G·.I.L. possono senza dubbio essere criticate, come lo sono, da altri sindacalisti o da uomini politici di altri partiti (del resto, giunte centriste orientate a destra sono sostenute dalla D.C. in più di un grande comune), ma non hanno a che vedere con l'indirizzo politico di partito. Detto questo, un partito può essere libero dall'Ìnfluenza comunista, o dalla determinante influenza comunista, senza per questo fare una 10 Bibliotecaginobianco

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