.. Rece1isioni strutturale, ma anche su quello del contenuto. Sembra quindi fuori questione l'origine_ idealistica delle sfere, che sono i momenti dialettici che l'Io percorre per ricostruire in se stesso il senso ontologico: esse costituiscono una totalità prodotta dall'attività sintetica dell'Io, sebbene, come nota l'Adorno, si tratti di una « totalità costituita da strati di rovine e nella profondità dell'abisso che le separa la· dialettica non è una corrente tranquilla che le trasporti dall'una all'altra» (p. 228). Tutti questi passaggi sono 1nessi in risalto dall'Adorno con una ·metodologia filologico-critica che riesce a mettere in chiaro alcuni punti fra i più controversi del sistema kierkegaardiano, e impostando una critica all'ontologia dell'esistenzialismo, dimostra che è stata soltanto un'illusione quella di creçlere « che il problema kierkegaardiano sia di ontologia esistenziale, nella sua restrizione all'esistenza soggettiva, mentre la sua dialettica dell'approfondimento si limita ad agganciare insieme esistenza ed ontologia per scinderle poi i:iell'ultimo giudizio» (p. 180), quançlo l'esistente subentra all'esistenza, relegando così l'ontologia tanto più lontano dell'esistenza quanto più si rivolge da vicino al singolo uomo esistente, che deve diventare partecipe. della verità senza essere ontologizzato. La critica va oltre i limiti voluti dal suo autore e investe il problema dell'ontologia dell'esistenzialismo moderno che ha mutuato da K. alcune fra le sue istanze fondamentali, quali la categoria del singolo che nelle intenzioni di K. avrebbe dovuto trarre dentrò di sé la totalità sistematica per farla scomparire. Ma il tentativo è tutt'altro cl1e riuscito: l'Adorno nell'illustrare la filosofia kierkegaardiana esita a riconoscerne la conclusione più evidente: il fallimep.to, cioè, di K. d~ fronte ad Hegel. Dopo aver commisurato a lungo le due posizioni l'Adorno non sembra riconoscere che il « sacrificio· della ragione » operato da K. in nome della fede, è la sua rinuncia a misurarsi con Hegel sul piano filosofico, non essendo riuscito in alcun modo a creare un'alternativa filosoficame11te valida al sistema hegeliano. Fallita sul piano teoretico-speculativo la filosofia di K. resta viva solo per la sua drammaticità; resta un'opera di verità morale che va letta in prima persona e alla quale in prima persona, se si può, si deve rispondere. GIROLAMOCOTRONEO Il prossimo futuro dell' agricoltura italiana Uno studio di previsione, quale quello presentatoci dal Prof. Orlando nel suo libro di recente p·ubblicazione (G. Orlando, Previsioni delle Produzioni Agricole Italiane, 1965-1970-1975, Ed. Giuff-rè, Dic. 1962), presenta sempre difficoltà grandissime. Ciò è tanto più vero nel nostro paese, data la scarsezza e spesso la imprecisione dei dati, e la non disponibilità di una massa -adeguata di altri studi che, da una parte, servano a colmare quei vuoti e 109 Bibl'iotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==