Un congresso • e · un partito di Aldo Garosci Un congresso è un mome11t<? importante nella vita di un partito, ma non più di un momento. Nella vita quotidiana del partito stesso più che al congresso si vedranno la saggezza dei capi, la maturità e la discipli11a dei militanti, .la ricchezza delle idee, il senso di responsa~ 'bilità e la capacità di decisione a tutti i livelli. I congressi, tutto quel che si può aspettarne è che rendano possibile una politica, non che la delineino e la creino. È già 1nolto; nella storia del Partito socialista, mentre esistono· i Co11gressi che aprivano la possibilità di ricchi sviluppi, traditi più tardi dalrinesperienza dei dirigenti (e fra questi por4, t remmo il co·ngresso di Firenze del 19j7,1~così ricco di speranze di ogni sorta, e che pure preludeva ad anni di lacerazioni e di eclisse), ne esistono altri, come quello di Venezia, che ritardarono per anni decisioni urgenti. Bisogna perciò guardarsi dal chiedere al prossimo_ congresso del Partito Socialista molto più di quello che esso può dare. Non si può pretendere che il Congresso, ad -esempio·, metta fine alle · istanze massimalistiche della sinistra del P.S.I. :. queste vengono da molto lontano nella storia italia11a, e sono sostenute da preoccupazioni non tutte poco nobili; conquistare tutta o la maggior parte della sinistra socialista a una politica di governo non si può fare in un congresso; è del resto operazione che oltrepassa di molto il pro 1 blema della sinistra socialista stessa e tocca tutta la società italiana. Significa infatti trovare, in una politica di governo, momenti sufficienti di stimolo e di critica da soddisfare le numerose e_sigenze che oggi si esprimono all'opposizione co•me protesta: il che, come og11uno vede, non è problema di un giorno, e si potrà già e·ssere soddisfatti qµando si sarà cominciato ad affrontarlo. Così non il Congresso potrà ridare vera coerenza e saldezza alla politica degli autonomisti. Questa, come risulta dagli stessi documenti di coloro che, nella notte di San Gregorio, obbligarono, Nenni al gran· rifiuto, in extremis, del gabinetto· l\tloro, non aveva fondamento in una sostanziale differenza programmatica, in una assoluta incompatibilità, ma in un qualche cosa di inafferrabile, al tempo stesso più superficiale e più profondo: in un timo·re di esser trascinati a,. conseguenze imprevedute, in una diffidenza per uomini e formazioni con cui era pur BiQliotecaginobianco
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