Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

Enzo Colino migliori di quanto risulta da questi colloqui, essi adottano linguaggi involuti, rozz~zze culturali, formule oscure, temi cristallizzati, impossibili sintesi, tatticismi scontati... tutte consuetudini abbastanza diffuse sui loro organi di sta1npa. Nelle interviste qui raccolte s'è cercato di conservare il tono esatto del discorso diretto, proprio per consentire indicazioni molto precise: dalle più provvedute si possono• estrarre - a conferma di quanto s'è detto - richiami di ipotesi non ancora assorbite né integrate nella specifica linea ideologica del partito. Un osservatorio, quindi, che st1ggerisce l'efficacia di un test spesso dolorosamente sincero e rivelatore. PCI - Achille Occhetto ~'-.- Nel corso di questi anni è stato molto difficilè impostare una politica autonoma: la guerra fredda, l'esasperata divisione fra i partiti, la contrapposizione delle ideologie hanno soffocato ogni attività. Oggi invece la FGCI con i suoi 200.000 iscritti si propone di superare la minore integrazione dei giovane nelle classi sociali e di aggiornarsi sulle condizioni di lotta che non sono piì1 quelle del frontismo. Per capire meglio questa evoluzione bisogna risalire al Fronte della gioventù in cui confluirono i giovani democratici che avevano contributo alla lotta antifascista. Alla base dell'esperienza del Fronte della gioventù c'era il pensiero di Eugenio Curiel: l'unità dei giovani, della categoria cioè meno immediatamente integrata negli interessi concreti di classe. Quella impostazione, nata dall'esigenza di portare avanti la rivoluzione democratica iniziata con la Resistenza, fu messa in difficoltà dalla rottura dell'unità antifascista. Si verifico in tal modo la divisione, pure se in termini sempre meno acuti che fra gli adulti, dei diversi movin1enti giovanili. Le considerazioni sull'esperienza passata ci hanno condotto a proposte unitarie in cui si possa realizzare l'effettiva autonomia. Il settore giovanile oggi è estremamente articolato, vi si scontrano diverse correnti ideologiche dato che i movimenti giovanili, sebbene vivificati da motivi originali, rap4 presentano comunque le varie componenti politiche della società italiana. Presupposto di una autonoma e originale visione unitaria delle nuove generazioni è quindi la capacità di non congelare le divisioni, ma di conquistare * Achille Occhetto, nato a Torino, ventisette anni. Laureando in filosofia presso l'Università di Milano. I scritto alla FGCI nel 1953, è stato segretario di un circolo operaio milanese, ha diretto la co1nmissione e il movimento studenti medi dal 1954 al 1956, anno in cui fu eletto segretario del circolo universitario di Milano e della segreteria provinciale della F(;CJ. Nel 1957, primo comunista nel consiglio nazionale dell'UGI; nel 1960 ricopre le cariche di segretario della FGCI milanese e della commissione per la gioventù lavoratrice; nel 1961 condirettore, e poi direttore, di Nuova Generazione organo ufficiale della gioventù comunista; nel 1962, al congresso di Bari della FGCI., è eletto segretario nazionale. 96 Bibliotecaginobianco

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