Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

I delfini ra1npicanti tate con le interviste qui pubblicate, serr1bra che oggi - dalle élites politicamente attive alle n1asse - i giovani agiscano su una do1 ppia dimensione, interessante proprio perché contraddittoria. La passione di una sensibilità scopertissima di fronte ai guasti, agli orrori, allo stupido torpore del mondo ... lo scetticismo d'una lucidità radicale che non crede nel Credere, nel Dogma, nella Soluzione Assoluta, nella Convinzione eletta a Norma di Vita. Il conformismo e l'apatia, il calcolo· e l'opportunismo, gli estremismi e gli sfoghi violenti, la partecipazione politica e l'anarchismo derivano in uguale misura da questi centri nevralgici del comportamento. Forse per la prima volta i giovani stanno vivendo, al di fuori della loro stessa immediata comprensione per t1na realtà « supercomplessa », quelle non qiLalità della vita politica descritte una volta da Lione! Trilling: « ... Poiché il nostro destino, bene o male, è politico. Non è quindi un destino felice, anche se può suonare eroico, ma non v'è modo di sfuggirlo, e l'unico modo di sopportarlo sta nell'introdurre a forza nella nostra definizione della politica ogni attività umana ed ogni dettaglio di tutte le attività umane. Nel fare questo vi sono evidenti pericoli, ma pericoli anche maggiori vi sono nel non farlo. Se non insistiamo che la politica è immaginazione ed intelligenza, ci toccherà imparare che l'imn1aginazione e l'intelligenza sono fatti politici, e d'un genere che non gradiremo affatto ». Segni di disagio investono dunque questo particolare settore dell'attività politica italiana. L'ottimismo superficiale, le cautele sfuggenti e contorte, le rassegnate affermazioni, la pigrizia nell'adottare formule scontate, testimoniano il disorientamento che affiora dalle federazioni g~iovanili. I confronti fra le rispettive posizioni potranno essere utili anche se i risultati non offrono in verità grossi moventi dialettici, quasi che le inquietudini personali dei dirigenti interrogati fossero accuratamente nascoste sotto l'ispessimento dei rispettivi miti politici. Eppure i giovani stanno attraversando un momento favorevole - visto che il futuro li riguarda da vicino - per studiare a fondo applicazioni e incrostazioni del « riformismo democratico » nel quale naufragano spesso le più vitali convinzioni politiche ... Essi potrebbero stimolare con idee originali i partiti, e in ge11ere la classe dirigente che per il 48 per cento è al di sopra dei 55 anni e per il 23 per cento al di sopra dei 60 anni. I responsabili invece se11tono probabilmente il peso di un momento riflessivo troppo grave per le loro forze intellettuali, avvertono lo scontro con le manifestazioni già estese della civiltà di massa che logora velocemente i dogmi, le idee ricevute, la stessa realtà appena formata. Bisogna però dire che essi fanno poco per chiarirsi. .. e preferiscono il chiuso convento del partito e il conseguente circolo di giornali e riviste. Pur 95 Bibliotecaginobianco •

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