I delfini rampicanti voto• degli immigrati - i giovani hanno contribuito in una certa misura al successo comunista. Ma u11a larga frangia - quella del voto per umori - è stata sensibilizzata da fatti estranei alla fede marxista: fra tutti, accaduti in Italia e all'estero, gli ultimi scandali che hanno scosso l'edificio cadente della burocrazia, la condanna a morte di Grimau e il comportamento del regime franchista. Perciò la qualifica culturale, di convinzioni più che di il1nori, del nuovo voto giovanile alla Democrazia Cristiana, sembra il movente decisivo rispetto al voto comunista: con i tempi che corrono, un ragazzo di ventun'anni vota più facilmente per i comunisti che per i democristiani. .. La FGCI, sull'onda dell'entusiasmo per il vantaggio globale acquisito dal partito, ha rilanciato l'ennesin1a campagna di proselitismo, proponendo il traguardo dei duecenton1ila iscritti, un dibattito al di fuori degli schemi e dei dogmi con i giovani socialisti, l'invito ai giovani cattolici di confrontare « le loro istanze innovatrici con i programmi neocentristi e conservatori dell'on. Moro ». È dubbio però che la FGCI riesca ad attrarre i richiesti interlocutori, a sollevare il declino degli iscritti, a suscitare future vittorie elettorali giovanili se non promuoverà un aggancio culturale con le nuove leve. I giovani, benché tesi a conquiste materiali e privi d'illusioni come si sente dire da tutta la patristica sui loro casi, sono più precoci - o, come dicono i medici, « accelerati biologici » - e quindi anche più scaltriti che in passato. La cultura, livellata dai n1ezzi d'informazione di massa, penetra con maggiore uniformità (e molti equivoci) in strati sociali sempre più larghi, ,mentre l'iudustria culturale crea bisogni nuovi conformandosi alle esigenze di tutte le età. E poi, in tempi di pianificazione, i giovani sentono epidermicamente che si fanno esperimenti sulla loro pelle, e quindi vogliono aggiornarsi: avvertono che saranno loro i protagonisti della società di doma11i, saranno loro a scontare in meglio o in peggio le decisioni dell'attuale dirigente. Nelle società in rapida evoluzione si rivolge molta attenzione ai giovani: fra gli ultimi episodi mette conto di rilevare che il Corriere della Sera da qualche mese dedica una pagina ai problemi giovanili e in Francia il deputato gollista Robert Vivien ha presentato all'Assemblea Nazionale un progetto di legge che intende portare a diciannove anni il diritto di voto. La politica ormai s'interessa ai teen-agers... e Pratoli11i pubblica un romanzo, La costanza della ragione, sull'educazione civile d'un ventenne d'oggi. Ogni volta invece cl1e i giovani comunisti hanno sentito il bisogno di verificare e aggior11are in pubblico schemi invecchiati, d'1 portare il dibattito interno a livelli più ampi e liberi, sono stati sempre frustrati, come dimostrano le vicende di Nuova Generazione e dei revisio93 Bibliotecaginobianco
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