Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

Note della Redazione che dovrebbero essere predisposti per poter portare a buon fine la lotta contro la mafia. Ora, per quanto ci riguarda, siamo propensi a condividere pienamente il giudizio di Alessandro Galante Garrone: « il problema ... non è di armare fino ai denti le forze dell'ordine, o, peggio, di autorizzarle o incitarle ad abbandonare le vie legali», il che « servirebbe a ben poco», ma è « piuttosto di fare ogni sforzo, e prirna di tutto finanziario, per mettere questi inquirenti, e tutori della legge, in condizioni di indagare e di agire a fondo: di sostenerli e animarli sul serio, invece che abbandonarli o intralciarne l'opera, come troppe volte è accaduto in passato; di essere pronti a colpire inesorabili, ad ogni livello, qualsiasi forma anche larvata di corresponsabilità, di omertà, di protezione ». Mentre da destra, cioè, si chiede il massimo dei poteri per la polizia, a noi se1nbra che prirna e soprattutto si debba chiedere il massimo· dei poteri per la con1missione parlamentare d'inchiesta. E concordiamo con Vittorio Di Summa, il quale, su « Politica » del 1° luglio, ha scritto che i poteri della commissione parla111entare d'inchiesta devono essere « discrezionali»: assai più ampii di quanto non sia stato stabilito in sede legislativa ad opera dei n1oderati della DC; paragonabili a quelli di cui disponeva a suo ten1po negli Stati Uniti la Co111n1.issione del Sen. Kefauver. E naturalmente anche l'operato della magistratura e della polizia deve essere inquisito dai parlan1entari. Certo è più facile chiedere che si restauri il confine di polizia che non pretendere che siano messe sotto inchiesta le am1ninistrazioni comunali del Palermitano; o che si indaghi sui procedimenti d'appalto, sui vincitori delle gare che si sono svolte negli ultimi dieci anni; o che ci si informi sulle « premure » manifestate cla deputati siciliani a favore di amici o di amici degli amici. Ma queste sono le cose più urgenti e più in1portanti da fare. E tuttavia non vogliamo escludere che - entro certi limiti e al riparo di certe garanzie, proprio per poter colpire inesorabilmente anche certe a1nbigue complicità e impedire che l'opera degli inquirenti venga intralciata - si possa e si debba ricorrere pure a mezzi eccezionali: di vera e propria difesa di una società che è terrorizzata da associazioni a delinquere; di efficace risposta in una guerra che è già costata troppe vittime e che uno Stato moderno non può continuare a perdere. Ma a nessun risultato duraturo si approderebbe, quali che siano i 1nezzi eccezionali di polizia cui fosse consentito fare ricorso, se in pari te1npo e in primo luogo non si allontanano dal potere, da tutti i e.entri di potere, quegli ambienti politici che risultano condizionati dalla rnafia o per lo meno da certe sue propaggini .. Apertura a sinistra sul piano nazionale e sul piano regionale, quindi; sul piano 71olitico e sul piano a,.n~iinistrativo. Più in particolare messa sotto accusa davanti all'opinione pubblica nazionale di tutti quegli uomini politici che risultano anche soltanto sospetti di aver intrattenuto rapporti con la mafia: Profumo si è dovuto dirnettere per molto meno, mentre in Italia può capitare che fra i ministri o i sottosegretari si trovino nomi di 40 Bibliotecaginobianco

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