Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

La programrnazione necessaria e delle acque, speculazione sulle aree, congestionate del traffico, ecc. 6 • Le cause che portano al prevalere delle diseconomie sulle economie dell'addensamento sono riconducibili al fenomeno dell'eccessiva espansione del settore terziario che si verifica al di là di una certa densità e di una certa dimensione dell'urbanizzazione. Fino a un certo punto, infatti, l'esp·ansione delle attività terziarie accompagna di pari passo l'industrializzazione. E fin qui siamo in presenza di un fenomeno fisiologico. Al di là di determinati limiti, però, il fabbisogno di servizi diventa « ben superiore a quello che il medesimo volume di capitale e di popolazione componente il sistema iperpolarizzato domanderebbe se fosse strutturato in una gerarchia di unità aventi minori dimensioni » 7 • Quando, infatti, le necessità di controllo, comunicazione, trasporto, distribuzione, raccolta, ecc., crescono in progressione geometrica, al di là di certe dimensioni dell'addensamento, comincia lo spreco di ricchezza, che consiste nel fatto che gli stessi capitali impiegati per espandere le attività terziarie avrebbero una produttività sia totale che marginale più elevata o.ve venissero impiegati nell'industria. Prima di andare avanti conviene qui aprire una breve parentesi. Abbiamo parlato finora di industrializzazione e urbanizzazione come di fenomeni che stanno fra di loro nel rapporto di causa ad effetto. In alcuni casi, però, l'addensamento di popolazione in certe aree non è in rapporto quantitativo con l'attività funzionale e la capacità di impiego che vi si offrono. Ci sono casi di gravitazione demografica determinati da cause diverse dall'industrializzazione. Per l'Italia basti pensare a Roma e, in misura minore, a Napoli. Il clientelismo politico, il sot- •togoverno, più diffusi sistemi assistenziali, possibilità di impieghi avventizi e di espedienti sono altrettanti impulsi alla gravitazione demografica verso Roma e Napoli. Si potrebbe dire, perciò, che in questo caso si tratta di un addensa1nento per sottosviluppo, diverso da quello sopra descritto, e che è originato dall'ipersviluppo. In questi casi, di addensamento per sottosviluppo, naturalmente gli effetti negativi sono ancora più gravi, essendo la produttività dei nuovi inurbati minima, o nulla, mentre i costi sociali di urbanizzazione risultano altrettanto elevati che nelle città iperindustrializzate. Questo è un fenomeno da tener presente in sede di formulazione di una politica di distribuzione territoriale dello sviluppo, nel senso che occorre dislocare attività industriali in p_osizioni strategiche rispetto alle « bidonvilles », in modo da decongestionare le metropoli e drenare o indigare l'ulteriore immigrazione verso di esse. 6 LUCIANO GALLINO, cit. pp. 372-373. 7 LUCIANO GALLINO, cit. p. 376. Bibl·iotecaginobianco 29

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