Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

Cronaca Libraria zata, qual'è l'Annuario Parlamentare), una guida organica dei principali soggetti della nostra vita sociale, analoga a quelle che da tempo esistono in America, Francia e Inghilterra, era da tempo attesa. Assai lodevole, quindi, l'iniziativa di ·Battaglia, Ceccarini e dei loro collaboratori, del Cird e delle Edizioni di ~omunità, di colmare, attraverso un così impegnativo lavoro, questa notevole lacuna. E. M. SOCIOLOGIA JEAN MEYNAUD - CLAUDIO RISÉ, Gruppi di pressione in Italia e in Francia, Napoli, E.S.I., 1963. Non è stata certo la sociologia politica a rivelare che le dicisioni dei pubblici poteri sono in buona parte il risultato delle volontà particolari dominanti. La polemica di parte ed il dibattito giornalistico hanno da tempo . messo in luce il fenomeno: alcuni presentandoci i gruppi di pressione come gli oscuri mossieri della vita politica, i seduttori della democrazia la cui illecita attività va regolata e controllata, altri negandone l'esistenza o, comunque, il peso che non altererebbe le linee pure della rappresentanza politica, come le suggerisce la teoria liberale. L'Università, dal canto suo, tende a considerare l'intervento dei gruppi di pressione su quelli che, formalmente, sono i più alti policy-makers del paese, cioè i pubblici poteri, come estraneo od irriducibile alla ricerca scientifica. Fatte le debite ed esigue eccezioni, lo studio accademico della società politica è tuttora prevalentemente guidato dalle inadeguate teorie giuridico-formali (per cui si studiano lo Stato invece dei centri di potere, i principi giuridici invece del processo di formazione delle leggi) o dalle dottrine ideologico-politiche in rapporto alle quali il reale configurarsi della dinamica del potere si riduce a finzione o si esaurisce in filosofismo volgare. Furono gli studiosi statunitensi i più decisi a richiamare l'attenzione dalla considerazione meramente formale o 126 Bibliotecaginobianco dottrinaria ad una considerazione più realistica e concreta del modo di formazione delle decisioni; gli stessi « scoprirono » che il gruppo rappresenta l'unità di base per la spiegazione del processo politico. Bentley, dopo aver dichiarato che l'idea di stato « è una fantasia intellettuale del passato» finì col considerare le assemblee legislative come organi preposti alla ratifica pura e semplice degli accordi intervenuti tra i gruppi. Le teorie dei neo-pluralis ti statunitensi sono state, oggi, sottoposte a numerose critiche, n1a il concetto di gruppo è rimasto uno degli elementi fondamentali per la spiegazione della dinamica del potere e dei processi politici in genere. L'importanza dell'argomento spiega largamente la predilizione degli studiosi statunitensi per questa area di studi rimasta, anzi, ad essi esclusiva fino al 1955 quando, all'incirca, si è venuto diffondendo anche in Europa l'interesse per un certo modo di affrontare lo studio della società politica. Jean Meynaud, che è oggi uno dei più qualificati studiosi europei dei gruppi di pressione, e Claudio Risé si sono impegnati, di recente, in un settore di punta della sociologia politica, cioè in un'analisi comparata dei gruppi di pressione, compresa in quattro studi già pubblicati in questa rivista ed ora raccolti in volume, arricchiti di una pregevole introduzione e di un orientamento bibliografico. L'interesse del volume in questione è molteplice. Innanzi tutto esso costituisce uno studio di politica compa-

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