Lettere al Direttore Anche Sullo è implicitamente chiamato in causa: non si contano le calunnie che, per ignoranza o malafede, ha subito il suo progetto di legge urbanistica, che sarebbe un attentato alla proprietà privata, mentre vuol proprio essere il mezzo per consentire a tutti di avere una loro casa; ma, siccome questo frena la speculazione sulle aree fabbricabili, si ricorre· a tutto, adducendo 1notivi ideali, per no11 essere toccati nel portafoglio. Sarebbero, quindi, secondo CIVIS, da sostituire i ministri convinti della politica di centro-sinistra; mentre si potrebbe fare un centro-sinistra con uomini di nessuna e di tutte le tendenze (mi riferisco alla sola D.C.), uomini che, eletti sottosegretari a 27 anni, non sono mai stati assenti dal governo, fosse questo di destra o di sinistra: è un premio alla virtù di non dar fastidio a nessuno? e si parla di moralizzare la vita pubblica? Uomini invece come Galloni, escluso per pochi voti a Roma, o, per fare un esempio torinese, di Arnaud, cui è capitata la stessa sorte, uomini cioè che antepongono la coerenza alla carriera, questi è bene eliminarli, non è vero? Per concludere, dirò che per trattare certi argomenti 1nolto seri, un cristiano sopratutto dovrebbe in coscienza essere meno fazioso e più preparato. Ora noi non vogliamo interferire nella polenzica tra De Giorgis ed il settimanale al quale egli aveva rivolto i suoi discorsi. Ci senzbra, tuttavia, opportuno notare che, a nostro parere, De Giorgis ha messo due volte il dito sulla piaga: in primo luogo, denunziando la manovra con la quale la destra ha cercato, all'indomani del 28 aprile, di far ricadere sui più ùnpegnati uon1ini del centro-sinistra una assurda responsabilità per il successo elettorale co,nunista, dovuto in così grande misura proprio alle re,nore e agli ostacoli che la destra stessa ha frapposto ad una rapida e intelligente attuazione della politica di centro-sinistra; in secondo luogo, sottolineando il carattere puramente strumentale dell'interesse che i pubblicisti di destra ostentano, quando ad essi fa comodo, per le posizioni di copertura delle loro mene ed aspirazioni, con1e sarebbe quella riservata ai socialdemocratici nel quadro di una certa versione del centro-sinistra « pulito ». Il fatto poi che questi punti tornino pressoché tali e quali su un settimanale come Il Nostro Tempo e sul Corriere della Sera, rnentre conferma la validità e l'opportunità della presa di posizione di De Giorgis, dimostra anche come certe esalazioni e scorie deteriori riescano a permeare un'area assai considerevole, per estensione, e assai varia, per composizione, dell'opinione pubblica. Nella presente congiuntura politica italiana la denuncia di questo fenomeno dev'essere ferma, ininterrotta e irremissibilmente aggressiva. Non si ripeterà mai abbastanza che nessuna lotta è possibile per la libertà e per la democrazia in compagnia di coloro che della de1nocrazia e della libertà posseggono una nozione tanto nziope e gretta quanto (ed è la cosa più grave) appiccicata pelle pelle a certi evidenti interessi o ad altrettanto evidenti fenomeni di incultura e di provincialismo. 122 Bibliotecaginobianco
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