I delfini ranipicanti Spetta alla nostra generazione trovare la forza rr1orale per creare l'educazione politica capace di preparare una nuova classe dirigente che rompa gli schemi del passato e, su una base di sicurezza, intelligenza e responsabilità, ridia fiducia vigore e nuove prospettive alla democrazia italiana. Per questa importante e fondan1entale ragione chiediamo la partecipazione attiva di quei milioni di giovani ancora in posizione di sconfortante attesa e ribadiamo la funzione primaria e insostituibile dei pochi giovani responsabilmente impegnati nella battaglia per il consolidamento della democrazia. Naturalmente, non saranno le accuse di carrierismo a farci desistere ... Allo stato dei fatti i movin1enti giovanili rappresentano comunque l'unica piattaforma di partenza per un giovane che voglia fare politica attiva. Non esistono altre possibilità, e se il sistema non funziona o funziona male la colpa certamente non è dei giovani ma delle vecchie dirigenze dei partiti che impediscono la formazione e il ricambio dei quadri. Le nostalgie romantiche magari vanno bene per gli inetti ... o per gli anarcosindacalisti ... Domanda: La FGS aderisce al piano della politica per la gioventù? Tutto quanto ho detto non si potrà certamente realizzare con il programma - come quello lanciato dalla DC - di una politica per la gioventù. Nonostante i giovani de1nocristiani si vantino di aver sconfitto per sempre l'integralismo, sappiamo benissimo che specialmente in una iniziativa siffatta proprio l'integralismo sarebbe il pericolo più urgente da evitare. D'altra parte le ingerenze delle varie associazioni cattoliche si son fatte sentire, e sono scese in campo in 1nodo massiccio per strappare l'azione dei gruppi laici. I cattolici pretendono l'egemonia di un settore così importante e delicato e fanco di tutto per non lasciarselo scappare, a costo di far fallire trattative e respingere concessioni parziali. Di fronte a una situazione tale, è inutile poi vantare il provvedimento del presalario agli universitari e ingrandirne il merito. Nel coro di lodi si dimentica che il provvedin1ento, pur rappresentando un notevole passo avanti, esercita discriminazioni antipatiche. Sarebbe stato perciò molto meglio e meno demagogico configurare la somma come una borsa di studio più che un presalario. 113 Bibliotecaginobianco
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