Enzo Colino PSDI - Bruno Palmiotti *. - La nostra federazione giovanile (15.000 iscritti) ha avuto una vita politica assai travagliata. Vi sono stati momenti in cui per affermare il diritto all'auto11omia non ha esitato a prendere decisioni gravissime. La scissione di Palazzo Barberini, nel 1947, ebbe fra i suoi promotori anche i dirigenti della federazione giovanile. Successivamente, i contrasti con il partito, pur dovuti ad azioni che oggi non condividiamo, portarono a rotture definitive. È il caso dello scioglimento della federazione giovanile quando nel 1948 il segretario Livio Maitan propose l'allineamento su posizioni frontiste. Il PSDI nominò un commissario che resse la federazione fino al Congresso di Bologna, nell'ottobre del 1948, in cui fu eletto segretario nazionale Luciano Rebuffo. Un altro momento difficile per la FGS fu il successivo scioglimento autorizzato nel 1953 dal segretario del partito Matteo Matteotti: la motivazione . ufficiale richiamava all'ordine del giorno presunti dissesti amministrativi, ma fu una vibrata protesta contro la legge-truffa che provocò il provvedimento. Si può dire che un certo corso regolare la federazione giovanile l'ha iniziato a partire dall'll° Congresso Nazionale, Roma, novembre del 1955. L'adesione alle correnti di sinistra del partito ha poi precisato meglio le nostre posizioni. Dal febbraio del 1959 quando fu eletto segretario nazionale Giampiero Pagani, e poi ancora dopo il 12° Congresso, Bologna, gennaio del 1960, fino a recente 13° Congresso di Salerno, dove sono stato eletto al posto dell'uscente Pagani (dice1nbre del 1962), l'insegna della FGSI è stata sempre quella di portare avanti la sua autonoma funzione. Oggi non abbiamo grossi motivi di dissenso con la linea della direzione del PSDI. Restano alcune perplessità, n1a non si può non condividere la politica di Saragat, il vero leader del centrosinistra. In effetti, però, la contrapposizione di corrente Preti-Saragat non si è ripercossa sulla FGSI come è accaduto invece negli altri movimenti giovanili che risentono - a termini uguali o invertiti - delle fratture esistenti in seno ai partiti e ne ripetono la configurazione delle correnti. È probabile che questa nostra unità sia fra gli elementi positivi della FGSI... Tuttavia condividiamo certe istanze che l'ala sinistra del partito, capeggiata dalla Bernabei e da Preti, continua ad affermare nei riguardi della segreteria: l'unità socialista, ad esempio, ci sta molto a cuore. Ci pare evidente, senza abbandonarsi a facili e deplo- ·k Bruno Palmiotti, nato a Ururi, trent'anni, laureando in giurisprudenza presso l'Università di Napoli. Iscritto al Fronte della Gioventù Italiana nel '48 a Campobasso, ha militato successivamente dal '49 al 51 nel Movimento Giovanile Socialista. Dal 1951 al 1956 ha aderito all'Unione Socialista Indipendente e ne ha diretto a Campobasso la segreteria provinciale del Movimento Giovanile. Iscritto al PSDI dal 1956, segretario provinciale della FGSI a Campobasso, nel 1959 - cooptato nella Direzione nazionale della FGSI - assunse la carica di vicesegretario nazionale. Componente del comitato centrale del PSDI, nel dicembre del 1962, al Congresso di Salerno, è stato eletto segretario nazionale. Fa parte della direzione nazionale e del comitato_ centrale del PSDI. Per conto della FGSI ha viaggiato in Austria, Belgio, Germania, Inghilterra, Danimarca e Svizzera. 110 Bibliotecaginobianco
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