Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

Enzo Colino dell'ammodernamento capitalistico e della concentrazione monopolistica. Le contraddizioni pesano, quindi, in modo particolare sui giovani, divenuti uno dei settori di sfruttan1ento e di potenziale rivolta della società italiana ... Il flusso migratorio, infatti, è composto in gran parte da masse giovanili. .. nelle campagne il giovane contadino subisce più d'ogni altro la crisi della proprietà... nella fabbrica il giovane salariato è sottoposto a un duplice sfruttamento, come operaio e come giovane ... nella scuola pesa sullo studente la subordinazione culturale ai disegni del padronato e del clericalismo. Ma c'è altro ... L'inserimento dei giovani nella produzione, secondo le forme volute dallo sfrutta1nento, avviene nel periodo di passaggio dall'adolescenza alla giovinezza. Essi si trovano così improvvisamente di fronte alle prime forme di costrizione, e di in1pedimento allo sviluppo successivo della propria personalità. La ribellione del giovane operaio, entrato nella nuova azienda, fondata non più sul cottimo individuale, ma sul cottimo collettivo e sul lavoro a catena, tende a investire spontaneamente - ed è, questa, una particolarità della formazione della coscienza di classe della nuova generazione operaia - tutte le condizioni di vita interna delle aziende. Per il giovane, quindi, si pongono in modo acuto i problemi della propria carriera, della propria prospettiva, in quanto le sue aspirazioni più profonde vengono colpite dalla valutazione arbitraria della forza - lavoro fatto dall'azienda capitalistica, la quale tende a disconoscere il valore di quella professionali tà inerente alla persona del lavoratore che il giovane con duri sacrifici ha cercato di conseguire. Lo stesso fenomeno tende a riprodursi per lo studente, per il giovane ricercatore e per il giovane intellettuale mentre si aggrava del processo di separazione tra professione e cultura nell'ambito di una concezione tecnicista e subalterna della cultura stessa ... Appare ormai chiaro cl1e non è più possibile abbandonarsi alla spontaneità, né civettare con fenomeni di estremismo incontrollato e inconcludente. L'obbiettivo della FGCI e di tutto il movin1ento operaio consiste nell'elevare la ribellione spontanea dei giovani al livello di una coscienza di classe e socialista generale. Per realizzare questo compito le forze democratiche non si trovano a costruire sul nulla, ma su un fattore soggettivo di enorme interesse nella formazione della nuova generazione rappresentato da un'adesione profonda alla democrazia, al metodo democratico, alle libertà e ai principi fondamentali di una vita democratica. Perciò la difesa degli istituti democratici e il loro sviluppo si può condurre anche con la creazione di quei nuovi organismi unitari delle nuove generazioni da noi continuamente proposti. È possibile oggi marciare contro il capitalismo avanzando da diversi punti di partenza. In conclusione il n1ovimento operaio, dopo avere sconfitto il vecchio blocco reazionario, si muove su di un nuovo campo di lotta, in cui sconta, però, gli attuali cedimenti del partito socialista. Di fronte a questa realtà, si tratta di cogliere i termini nuovi dell'unità, di batterci sin da ora per la formazione di alleanze che pongano concretamente il problema della società socialista: ogni battaglia economica e strutturale comporta sin d'ora direttamente il problema del potere. 100 Bibliotecaginobianco

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