Nord e Sud - anno X - n. 44 - agosto 1963

E1izo Colino individualistica contro la organizzazione della società, nella disperazione e nella solitudine, in definitiva in un complesso processo di integrazione e disgregazione che stenta a trovare il proprio sbocco rivoluzionario. Lo stesso non può essere detto per l'Italia, non già perché la tendenza generale che abbiamo menzionato non sia operante, ma perché differenti sono le conclizioni soggettive del 1novi1nento operaio. Anche in questo campo, quindi, entriamo subito nel vivo del problema politico: il patrimonio rivoluzionario del movimento operaio italiano, che rappresenta un punto di riferimento naturale della collera e delle rivolte che esplodono a volte in modo spontaneo nel mondo giovanile, può assolvere a una funzione di direzione e di raccolta solo se riesce a collegarsi ai motivi nuovi della rivolta giovanile, a interpretarne il significato, a cogliere insomma la condizione dei giovani nell'attuale fase di sviluppo della società italiana. Perciò affermiamo che la questione dei giovani non può essere considerata da punti di vista corporativi o settoriali, ma essa è prima di tutto il modo di porsi di una generazione intera di fronte ai problemi generali del paese, quei problemi che oggi il movimento operaio si trova di fronte. Una grande responsabilità politica pesa quindi sulla FGCI: la responsabilità di essere l'organizzazione che sa esprimere e realizzare concretamente le aspirazioni dei giovani appena nati alla lotta democratica. Intorno ai nostri obbiettivi si deve concretare non tanto l'indifferenziata protesta popolare, ma movimenti articolati a cui partecipino tensioni ideali fra loro diverse e che insieme concorrano al risultato di un nuovo assetto sociale. Sia ben chiaro una volta per tutte che un'organizzazione giovanile d'avanguardia deve saper fare i conti, oggi più che mai, con una realtà estremamente complessa ... affrontare i pro,blemi degli operai, dei contadini. .. assolvere a una funzione egemonica nei confronti delle giovani forze intellettuali che si organizzano in gruppi attorno a giornali e a fogli alla meglio .. in definitiva, deve sapersi muovere in molteplici direzioni. Principale strumento è la battaglia all'interno dello Stato: vuol dire che all'interno dello Stato noi dobbia1110 organizzare la forza autonoma del movimento operaio per superare il sistema capitalistico. Perciò ci muoviamo al di fuori delle due opposte vie dell'opportunismo riformista e del dogmatismo: manteniamo intatti il rigore rivoluzionario e la fermezza dei principi di classe, spingendo il movimento operaio all'altezza del nuovo campo di lotta. La nuova unità la cerchiamo, quindi, senza abbandonarci ad alcuna recriminazione settaria, ma guardando avanti con fiducia nel movimento reale delle masse ... Domanda: e i vostri presupposti culturali? Si fondano su una viva attenzione ai problemi di struttura della società, affrontati dalle passate generazioni con un approccio di natura idealistica. Certo non ci nascondiamo i limiti economistici di una interpretazione del marxismo in cl1iave sociologica, come avviene specialmente fra i più giovani. 98 Bibliotecaginobianco

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