Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Giuseppe Orlando ganizzato in medie e grandi aziende di allevamento brado o semibrado). Nelle seconde occorrerà, invece, sollecitare, provocare ·o seguire la riorganizzazione delle aziende e il loro ridimensionamento, anche in forma associativa. Sarà necessario, inoltre, elevarne il livello tecnico, puntando da un lato sulla specializzazione e, dall'altro, sulla costituzione di attività integrative - agricole, zootecniche, di trasformazione, extra-agricole - che assicurino, attraverso il consolidamento di economie più o meno miste, la piena occupazione delle unità rimaste. Compiti subordinati - trattandosi di un'agricoltura oggi ancora parzialmente ad economia chiusa, se non addirittura di sussistenza - sarà quello di assistere le aziende dal punto di vista mercantile; di prepararle a quella integrazione orizzontale che è il primo passo per l'inserimento in una solida e durevole struttura di 1nercato e di trasformazione dei prodotti; di operare i fondamentali interventi pubblici sulle relative infrastrutture di base. 11.4. - Nelle zone assestate (generalmente intensive), che coincidono, grosso modo, con quelle di agricoltura capitalistica o contadino-capitalistica, il compito dell'assistenza mercantile diventerà, invece, preminente. Le aziende, anche se sono riuscite generalmente ad adeguare i loro ordinamenti alle mutate condizioni rimangono, tuttavia, in grave stato di inferiorità per quanto riguarda il potere contrattuale nell'acquisto dei mezzi tecnici e nella vendita dei prodotti, e per quanto riguarda il livello di efficienza dei servizi di trasformazione e di mercato. Perciò, l'intervento di programmazione, pur senza escludere l'assistema alle aziende meno sollecite perché si ridimensionino e adeguino ordinamento produttivo e livello tecnico alle mutate condizioni, dovrà tendere, soprattutto, a creare un moderno ed efficiente sistema di lavorazione e di distribuzione dei prodotti agricoli e di fornitura dei mezzi di produzio,ne; ed a far sì che tutte le aziende vi si inseriscano. 11.5. - Strumento di questa riforma (ed anche al fine di accertare dettagliatamente gli obiettivi della programmazione agricola che costituisce il dato da cui deve muovere la pianificazione economica ed urbanistica regionale) è il piano regionale, nella sua articolazio·ne in piani zonali. Un tale piano, come si è già detto a proposito della ripar· tizione del territorio agrario nazionale, dovrà, appunto, individuare per ciascuna zona - omogenea dal punto di vista agrario e socioeconomico generale - le trasformazioni che si impo•ngono per la valorizzazione delle risorse (irrigazione, consolidamento o difesa del suolo, 82 Bibliotecaginobianco . \ I

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