Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

GiuseJJpe Orlando obiettivi fondamentali, quelli: a) della pratica parificazione dei redditi di lavoro e di nuovo capitale rispetto a quellt realizzati dalle attività extra-agricole; b) della ristrutturazione urbanistica delle campagne per dar modo alla po,polazione rurale di usufruire di condizioni di vita praticamente analoghe a quelle delle città. Delle implicazioni che tale secondo obiettivo comporta lasciamo l'individuazione agli urbanisti, che dovranno, necessariamente, collaborare alla programmazione. Sono, invece, le implicazio,ni del primo. obiettivo sulle quali ci interessa, qui, aprire la discussione. • Certamente redditi di lavoro parificati a quelli industriali non si possono realizzare senza una forte riduzione della mano d'opera. Ma sarebbe grave errore lasciare che tale riduzione si vericasse indiscriminatamente e per forza attrattiva dei centri industriali o·, comunque, delle prospettive offerte dal lavoro extra-agricolo. L'agricoltura sarebbe condannata a decadere, occasione d'impiego soltanto per i vecchi che non hanno la forza di lasciare la terra. Le soluzioni di superamento della crisi non possono essere lasciate, quindi, all'arbitrio dell'esodo e vanno cercate, invece, nel profondo e sistematico mutamento delle strutture, ovunque esse risultino. superate e incapaci di compiere da sole il riadattamento alle nuove co-ndizioni, secondo le forme che ognuna di esse richiede. · Quanto alla politica agraria, sarebbe altresì duplice errore, da una parte, illudere gli agricoltori che sia possibile o, peggio, conveniente - opporsi o ritardare il processo di integrazione europea e, dall'altra, non procedere alla revisione integrale della nostra legislazio,ne d'intervento a favore del settore agricolo che, per il suo carattere generico e indiscriminato, viene applicata avunque se11za tener conto delle esigenze e delle vicende proprie delle diverse zo11e. Le contraddizioni di questa legislazione - che, ad esempio, promuove la meccanizzazione delle piccole aziende contadine prima che queste si siano trasformate ed abbiano eliminato il carico di n1ano d'opera, o cl1e sollecita largamente la costruzione di case coloniche in zone che vengono poi spopolate dal1' esodo - pregiudicano seriamente la ristrutturazione dell'agricoltura. I.7. - In tali condizioni, dunque, se le strutture produttive no11 muteranno o, comunque, se esse si adatteranno alle nuo·ve condizioni soltanto sporadicamente e se la politica agraria 110n assumerà un ruolo e un contenuto nuovo, la situazione, nel lungo periodo, molto probabilmente presenterà i seguenti caratteri: ~ a) rallentamento del tasso medio di accrescimento della produzio·ne totale;_ 74 Bibliotecaginobianco

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