Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

./ La politica di • piano per l'agricoltura di Giuseppe OrlandoD'accordo con gli aniici Giorgio Fità e Paolo Sylos Labini, pubblico, 11-ellaloro stesura integrale, le note sulla Politica di Piano per l'agricoltura inserite nella 11zemoria da essi presentata alla Co1nmissione Nazionale per la Progranimazione Eco·nomica. Mi sembra questo il modo più utile per riprendere la discussione, intorno a questo scottante problenza della politica agraria, che già Manlio Rossi Daria, Gian Giaco1no dell'Angelo e Francesco Curato avevano tentato di iniziare su « Il Nuovo Osservatore » dello scorso anno con una impostazione totalme11-te 11itova, ta11to più ricca di significato perché successiva ad itna delitdente Conferenza. L'occasione che viene offerta agli uomini responsabili della politica agraria dai lavori della Commissione Nazionale per la Programmazione Economica è tale, infatti, da non doversi lasciar cadere o, peggio, usare come etichetta di novità per le solite vecchie for111ule protézionistiche. I. - Implicazioni degli obiettivi della progra1nn1azione a lu11go termin.e. I.l. - Anche se l'incremento medio annuo del 2,8% che la produzio·ne agricola italiana ha realizzato nel dodicennio st1ccessivo al 1950, va nell'insieme giudicato un risultato soddisfacente, tuttavia il cospicuo· intervento dello Stato non è valso ad evitare che si manifestassero importanti fenomeni regressivi, causati dal ristagno di vaste zone depresse della nostra c;1gricoltura; dal punto di vista settoriale e territoriale, la politica agraria seguita, imperniata sulla protezione del grano e delle colture industriali, ha dato, infatti, gradualmente origine ad alterazioni di struttura che sono soprattutto preoccupanti per il mancato sviluppo del settore zootecnico. ~.'·:...~-- i1 li-~f--- -1 ., I.2. - Fino al 1955 la produzione è cresciuta in med~a del 3,5% all'anno mentre l'occupazione nel settore agricolo si è ridotta di appena lo 0,7% all'anno. Dal 1956 il tasso di crescita della produzione è diminuito sensibilmente. Invece, con l'aumento sempr~e più notevole delle attività extra agricole, il saggio di esodo dalle campagne è salito al 2,6(}1> all'anno. 70 Bibliotecaginobianco

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