Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

., ( Le Regiorii: rettificazioni e prospettive se sarà sostituito questo accentramento con un decentramento vero e proprio, o con una deconcentrazione autarchica, o con qualche diversa formula che ancora sarà da definire. Il legislatore costituente ha voluto una delle specie del decentramento puro, ma si è lasciato sfuggire le _ leggi-cornice, ha regolato male i controlli sulle regioni, non le ha garantite quanto ai proventi. Non sapendo come questi vari congegni funzio- 1 neranno, non possiamo conseguentemente sapere in quale mo,do e in quale misura le regioni realizzeranno l'intento decentrativo. Così pure altra radice è il garantismo. Abbiamo già detto quali - - .ne sono gli aspetti negativi. Soggiungiamo che il mondo contemporaneo . non ha più il problema di garantire gruppi territoriali di borghesia contro il potere centrale, né il problema di alleanze tra gruppi locali e centrali: i partiti politici hanno spazzato quasi interamente questi _p' unti nodali della vita politica dello stato liberale. I gruppi territoriali, oggi di varie classi, tendono ad organizzarsi verticalmente per ripartizioni professionali, e ad agire come gruppi centrali di pressione; talché è da ritenere che quest'antica radice sia disseccata o tenda ad esserlo, a.nche se essa fu presente a molti di quelli che intervennero nei lavori dell'Assemblea costituente sulla regione. Quasi identico discorso può esser tenuto a proposito del pluralismo. È vero, infatti, che in Assemblea costituente tante voci risuonarono a favore della « più larga partecipazione popolare » in nuove sedi di potere, di « aumento dei centri responsabili di decisione», di avvicinamento delle organizzazioni politiche ai cittadini direttamente interessati, e che ancor oggi i regionalisti ricamano diffusamente su questi temi, con riferimenti talora perfino romantici. Senonché questi argo- . menti vanno oggi riguardati con occhi più disincantati. .Se essi si vogliono intendere nel senso meramente statistico, che più aumentano i centri di decisione a struttura democratica meglio è, essi in fondo sarebbero di poco conto, e sarebbero veri e falsi insieme, poiché l'aumento delle « istanze democratiche » fino ad una certa soglia giova, oltre nuoce: in altre parole la realtà sociologica è notevolmente più complicata, e problematicamente assai più ricca, onde siffatte argomentazioni sarebbero o ingenue o rudimentali, a seconda dei soggetti. Se sono invece da intendere nel senso, più accurato ed evoluto, di riparto delle attività di pubblico potere tra più figure soggettive indipendenti, le fonti dalle quali le argomentaz_ioni traggono alimento sono \ tuttora vive; solo c'è da chiedersi se le figure soggettive regioni, così ~ come delineate, riusciranno ad essere autentica espressione di pluraZ _lismo, o se invece l'esistenza di partiti nazionalmente accentrati non lascerà loro che un ristretto margine di giuoco, onde del pluralismo 65 B·biiotecaginobianeo

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