\ .~J.assimo Severo (;iannini quali vedono nella possibile conquista di municipi delle acquisizioni di 1/ centri di potere, e no·n sernpre si rendono :conto· che questo è un ll semplicismo, e che il rafforzamento della posizione giuridica e politica l I dei poteri locali, in società generali aristocratiche e fluide - com'erano quelle di allora -, si può risolvere anche in un rafforzamento delle alleanze tra i ceti di maggioranza. La lotta politica che s'ingaggiò sul progetto Minghetti fu un episodio importante della lotta contro i liberali democratici, i progressisti e i repubblicani. Contro questi si armarono moltissimi argomenti, l'analisi dei quali però serve a poco, perché l'11no valeva l'altro,, e qualunque altro avrebbe potuto essere addotto. La sconfitta dei liberali democratici non fu dovuta alla forza persuasiva dell'untorello Tecchio, presentatore contro il progetto Minghetti di quel noto o,rdine del giorno che doveva riportare la maggioranza, né alle giuste preoccupazioni di quei deputati meridionali eh.e vedevano nelle regioni un istituto che avrebbe nociuto alle popolazioni del Mezzogiorno. povere di quello spirito di iniziativa che Farini indicava con1e motore dell'assetto della vita civica; né fu do-vuto - come poi la storiografia ufficiale amò ripetere - a] timore del secessionismo e del particolarismo, anche se questi timori erano tutt'altro che infondati. Invero, a rimuovere perplessità, timori, inconvenienti, o pericoli, la tecnica dei politico-giuristi offriva già allora un repertorio di istituti abbastanza perfezionato-. Fu dovuta invece a ) { 1 quelle ragioni generali per le quali la corrente liberale democratica rii f. mase soccombente _su tutta la linea, e per le quali 1'11nificazione ammi- ·.· nistrativa dello Stato, del 1865, fu fatta all'insegna dei moderati con- , servatori. 7. - L'ordinamento del potere locale fu quello del sistema binario, con enti locali detti autono-mi, assoggettati di nome ad un controllo, in realtà ad una direzione, dello Stato. So·pratutto non fu adottato il criterio del~ separazione delle attribuzioni,. e anzi si seguì, imme·diatamente - forse senza che neppur se ne avesse co-ntezza tanto la pratica appariva ovvia e ineccepibile -, il criterio o•pposto di indistin- ,. i ziooe delle fu zioni, che il pro-gresso del te~pq ..and.ò sempre più ad - . aumsntare. Già verso la fine del secolo i difetti iniziali della legge comunale e provinciale del 1865 erano evidenti ai politici e ai giuristi; e altri ne vennero fuori. Erano dannose: l'uniformità dei comuni, la limita- ,,. zione delle attribuzioni delle province, l'attribuzione ai due enti di proventi ina_utonomi o marginali, la stessa conformazione geopolitica 58 Bibiiotecaginobianco l t \
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