Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Le Regioni: rettificazioni e prospettive Le attribuzioni dei comuni e delle regioni erano infatti solo di questi enti e non dello Stato, e viceversa. Ciò che è importante rilevare è che le attribuzioni delle regio,ni sono tutte funzioni le quali permettono l'iniziativa dei gruppi locali, ma di dimensioni non comunali. · Il progetto Minghetti può quindi esser considerato l'espressione più compiuta della corrente del liberalismo democratico, e dei gruppi che la sostenevano. L'altra corrente liberale non fu invece favorevole all'idea-regione, e anzi anche in ordine alle « libertà comunali » assunse un atteggiamento molto cauto. La spiegazione più probabile di ciò va forse· vista nel fatto che essa non sentiva particolare bisogno di tutelare i gruppi locali contro il potere centrale, in quanto questo non esercitava un gran peso; anche i liberali. toscani, che della corrente costituivano il manipolo più illuminato, si· appagarono della revisione - alquanto modesta - che la legge comunale del 1865 apportava alla legge comunale sarda. 6. - Probabilmente nell'adozione di quest'atteggiamento influì a11che la presa di posizione dei repubblicani e del gruppo· pro·gressista della corrente liberale democratica, che iscrisse tra le proprie maggiori richieste l'istituzione aperta di un potere municipale libero e solido. Contrariamente a quel che molti credono, i repubblicani, e Mazzini in primo luogo, non furono dei regionalisti ·nel se~so ampio che oggi ha questo termine; furono piuttosto dei municipalisti. Centro del potere locale era per essi il comune, che era concepito come un grosso- ente svincolato da controlli statali (circa 1000 Comuni. allr"ihb-erc5---dovtito ~ ... ---~ ...__ -----...-----,--~~-----:----. -•--•we"o .,_ .._....- • essere riconosciuti), a cui si aovessero affidare le attribuzioni primarie della vita associativa; la regione era vista da Mazzini come un ente acapo del quale fosse un governatore di nomina centrale, assistito da un consiglio di rappresentanti di enti locali, ma con funzioni meno importanti di quelle dei comuni; le attribuzioni dello Stato, avrebbero, dovuto essere, all'incirca, quelle previste dal progetto Minghetti. È evidente l'influsso della formula organizzatoria inglese dell'autogoverno, non intesa peraltro nei suoi valori autentici, e spesso interpretata in modo che direbbesi astratteggiante. È dubbio, ad esempio, che si fosse esattamente appreso come la formula inglese rappresentasse un'espressione molto compiuta della pratica del garantismo dei gruppi locali, cioè fosse in funziòne essenzialmen~e conservatrice, e quind.i non corrispondesse alle idee, certamente non conservatrici, che questa co·rrente propugnava. D'altra par(e, essendo i rep·ubblicani una minoranza, si può spiegare lél loro insistenza sull'istanza municipalista: la troviamo e la troveremo propugnata da tutte le minoranze e le opposizioni, le 57 Bibliotecaginobianco

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