Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

it Roberto Ducci Federale di un armamento nucleare autonomo dovrebbe superare gravi difficoltà interne e soprattutto internazionali. Il rischio per la stabilità dell'Europa e per la pace del mondo non sta tuttavia nel fatto che quel Governo non riesca a superare tali difficoltà: ma proprio nel fatto che vi riesca da solo, con un misto di abilità, di buona fortuna e di di_sprezzo delle regole democratiche di cui già abbiamo avuto. un esempio ben riuscito 30 anni or sono. Il fatto che il Governo tedesco abbia così prontamente sottoscritto al piano an1ericano di una forza multilaterale nucleare dovrebbe far riflettere molta gente ovunque, ma in particolare in Francia. Quando Mendès France con l'aiuto di De Gaulle e dei notabili radicali e massoni della Terza Repubblica affossò la Comunità Europea di Difesa per battere gli europeisti francesi suoi rivali politici, egli distrusse bensì l'esercito europeo e per conseguenza la speranza di una federazione europea; ma non impedì affatto la costituzione di un esercito tedesco che, dieci anni dopo e a meno di venti anni dalla sconfitta, è il terzo nel mondo. Piaccia a Dio che la storia non si ripeta con invincibile monotonia. • 15. - Vorremmo ora tentar.e di riassumere tutto quello che abbiamo . detto a proposito dei vari punti di vista espressi ~ vari problemi affrontati sul testo di questo articolo. I) La questione degli sviluppi dell'integrazione politica europea è ( . stata considerata dal punto di vista dell'influenza positiva o negativa : che su di essi possono avere l'attuale situazione politica mondiale e ~ l'atteggiamento preso delle principali forze che agisco-no sulla forma- ; zione dell'assetto internazionale. Non sono stati invece esaminati parl titamente il peso e l'influenza delle forze politiche interne dei varii ·-~ j Stati: elemento di importanza capitale, come risulta dall'analisi, ma che si è ritenuto estraneo al tema specifico da noi qui affrontato. II) Tuttavia è sta_to preso in esame un problema che sta fra i due anzidetti: l'impulso che dalla progressiva costituzio,ne dell'unità economica europea ,può venire all'integrazione politica. Si osserva che in realtà la persistenza e l'approfondimento di una volontà politica comune in Europa è condizione indispensabile perché si possa portare a termine la integrazione economica, dato che il nazionalismo politico è più forte ~nche dell'interesse economico. Nella tesi dell'automatismo del passaggio dall'integrazione economica a quella politica vi è dunque una petizione di principio: se esiste una volontà politica europea cli portare a fondo l'unione economica vuol dire che vi è la volontà di f<!re l'unione politica. E inversamente: non è pensabile che si possa addi,·enire alla politica commerciale. comune, quale è prevista dal Trattato per il periodo defi46 Bibliotecaginobianco

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