Roberto Ducci che l'altro disegno di garantire questa amicizia. attraverso un legam.e - al vertice dei due Paesi. Recenti dichiarazioni: del generale De Gaulle non lasciano troppo bene sperare in questo senso per un prossimo futuro; tuttavia dovrebbe apparire sempre più chiaro anche a Parigi che l'originaria concezione gaullista dell'assetto europeo (patto franco~ ; tedesco,) ha ottenuto finora il solo risultato di rendere la Repubblica - 1 Federale arbitra delle questioni europee, se non anche di quelle atlantiche e delle relazioni fra Est ed Ovest. 14. - Anche la questione degli arn1an1enti nucle·ari presenta un - duplice aspetto. Finora essa ha avuto e co11tinua ad avere un effetto dirompente sul difficile coagulo dell'unità europea. Ne abbiamo già elencato più sopra tre manifestazioni. De Gaulle ha frenato la integrazione europea, e ha lasciato proseguire quella economica solo alle condizioni da lui poste, per darsi il tempo di fornire la Francia di un armamento nucleare (vi è quasi certamente nel suo pensiero il disegno di poter così assicurare più a lungo la superiorità della Francia sulla Germania). Gli inglesi non ha11no saputo rinunziare alla relazione speciale con gli Stati Uniti in materia nucleare, e sacrificarla ad un'Europa veramente unita. Gli Stati Uniti, infine, attraverso il progetto di forza multilaterale NATO, in1pediscono volenti o nolenti una vera partnership tra America ed Euro•pa, rafforzando di fatto la concezione satellitare, per così dire, dell'Alleanza Atlantica, o al massimo sostitue11dola co·n un preteso direttorio a tre, in cui i due Paesi nucleari europei assumerebbero figura di grossi pianeti di fronte agli altri, che resterebbero dei pianetini, ma in realtà brillarebbero, come tutti, di luce riflessa. Pur tuttavia è innegabile che proprio la questione degli armamenti nucleari o come meglio si deve dire degli armamenti mo·derni (perché oltre agli esplosivi nucleari vi sono i vettori, i sistemi di direzio·ne, i sistemi di allarme, i sottomarini, ecc. fino ai missili anti-missile e ai raggi Laser) non è priva di una sua virtualità unificatoria. Anche i grandi paesi d'Europa che sono o stanno per entrare in possesso di un armamento nucleare si troveranno ben presto, è da credere, davanti a un duro dilemma. O sacrificare radicalmente all'ulteriore sviluppo di tale armamento una così grande quantità di risorse da comportare una politica di austerità all'interno incompatibile c_on qualsiasi regime politico che non fosse un regime di spinto autoritarismo; e anche questa non è purtroppo un'ipotesi da escludersi a li1nine, i fascismi o meglio ancora i socialismi nazionali essendo pur sempre possibili. O rinunziare del tutto alla gara /nucleare e mettere il proprio paese sotto la protezione nucleare degli Stati Uniti, seppure 44 Bibliotecaginobianco J
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