L'Europa e gli altri Sembra chiaro che essa non potrebbe consistere in altro che nella dichiarazione di una precisa volontà politica di essere disposti a sottomettersi a un potere federale. Se uno dei tre grandi paesi si dichiarasse pronto a costituire con altri paesi europei una Federazione, o quanto meno un'unione con poteri sopranazionali, basterebbe che alcuni paesi medii e minori accogliessero l'invito perché si costituisse un nucleo centrale di potere federale alla cui attrazione difficilmente gli altri due grandi paesi potrebbero restare estranei. È, possibile credere cl1e dopo 15 anni di lotte, o qt1anto meno di discussioni per l'unità dell'Europa le opinioni pubbliche sarebbero ben più preparate ad accogliere un simile invito, di quando esso fu avanzato nel 1930 da Aristide Briand. Se si riuscisse a mettere insie1ne un'unione effettiva tra Italia, Benelux e uno qualsiasi dei tre grandi paesi, difficilmente i governi degli altri due potrebbero tener11e fuori i loro popoli. Ma per quali motivi l'uno o l'altro dei governi dei tre grandi paesi potrebbe essere indotto, a far getto volontariamente della propria : \ sovranità nelle materie più .gelose e delicate, quali la sicurezza esterna 1 • e le relazioni estere? Soltanto, ci sembra, .per_ meglio garantire la sicurezza del proprio paese, per meglio assicurarsi proficui rapporti con i terzi Stati, e in genere per ottenere al proprio popolo un ·migliore .futuro. E più precisamente: tale governo si sentirà disposto al sacrificio della sovranità quando si accorgerà che non vi è altro mezzo non solo per migliorare il ft1turo del paese, ma addirittura per impedirne la decadenza. Ora non sembra inconcepibile che si possa contare su un insieme èii circostanze attinenti all'attuale assetto dell'Euro-pa, alla pressione che comunque viene su di essa esercitata dall'esterno, all'aggravantesi dislivello di potere fra gli Stati europei storici e i Grandi Stati, le quali circostanze persuadano i pubblici poteri di uno o più grandi paesi in Europa, come già l1anno persuaso quelli degli Stati minori e financo medii, che i rischi insiti nella continuazione del sistema delle sovranità nazionali .si so1 no fatti troppo grandi. Poiché molte di tali circostanze sono di natura delicata o ancora ipotetica, mi limiterò ad alcuni accenni per cercare di charire quanto precede. Non mi sentirei di escludere ad esempio che ad un certo momento il disegno politico che chiamerò di l\1onì1et-Schuman, e cl1e era quello di risolvere una volta per sempre il problema della coesistenza della Francia con una Germania naturalmente più forte attraverso una specie di « contratto sociale di cessione di sovranità » torni a sembrare ai francesi responsabili (in vista di certi possibili sviluppi in Germania) più confacente al fine di saldare per sempre l'amicizia franco-tedesca 43 Bib· iotecaginobianco
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