L'Europa e gli altri uno Stato e l'atteggiamento delle forze politiche degli Stati che lo circondano. È più che probabile, anzi, che un grande rivolgimento storico non si ottenga - ci appropriamo qui di una ben nota tesi del Toynbee - che come risposta a una sfida che viene posta dall'esterno. È stata dunque lanciata ai popoli degli Stati europei una sfida (nel senso toynbiano) e di quale natura? E se sì, li porterà essa a rispondervi con l'unificazione dei loro distinti apparati statali in uno solo? La sfida che l'economia contemporanea, e meglio ancora la nuova tecnologia lanciava alle economia dei singoli Stati euro,pei è stata descritta da anni e da nessuno così bene come da Pierre Uri nella prima pagina del rapporto Spaak di cui egli fu l'estensore. Essa ha trovato la sua risposta nella decisione di istituire un grande mercato, il Mercato Comune. Sotto il profilo della risposta a questa sfida tecnologica, le difficoltà in cui versa ora la CEE sono da un lato di crescita, dall'altro di adattamento. Si tratta di vedere, ad esempio, se una certa misura di programmazione eco·nomica comune sia necessaria alla piena istituzione del Mercato; se e di quali politiche comuni abbisogni l'equa concorrenza per essere instaurata. Oppure è da decidersi se il Mercato venga agevolato o invece messo in pericolo dal suo ulteriore allargan1ento geografico, e se le vecchie regole possono valere anche per un mercato allargato. Tuttavia, come abbiamo visto sopra, niente garantisce che tale grande mercato resista all'urto di esigenze politiche contrastanti. Soprattutto niente garantisce che la risposta alla stessa esigenza tecnologica non possa esser data in forme istituzionali diverse. Dedurre dalla sfida tecnologica la certezza che sia inevitabile una particolare risposta come quella data in Europa dal Mercato Comune (e non invece un sistema di libero scambio nell'area più vasta possibile del mondo libero; oppure un sistema di divisione internazionale del lavoro mediante metodi più o meno forzosi, tipo COMECON) sarebbe assai ingenuo. È anche questa, come si sarà notato, una confutazione della teoria dello sviluppo automatico dell'integrazione politica dall'integrazione - economica. Dobbiamo, quindi, vedere se il mondo esterno formula ai popoli europei una sfida di carattere politico. 8. - La sfida politica sembra essere analoga a quella tecnologica di cùi abbiamo parlato nel precedente paragrafo. Da molte parti si afferma C:hequalsiasi Stato europeo per le sue modeste dimensioni geografiche e risorse econo·miche è ormai incapace di svolgere una parte di protagonista nella lotta politica mondiale. Due enormi Imperi si sono costituiti a Est e a Ovest dell'Europa; essi si dividono il potere effettivo f 31 Bibl"otecaginobianco
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