Processo al Nord che le tentazioni totalitarie che ci sono in Italia qua e là (e non l importa dire sè di destra o di sinistra perché son tutte· uguali, si equivalgono) siano dovute al fatto che .Il!.9lti_iJaliani, o, coscientemente / o nel loro subcosciente, sentono che è estremamente difficile riequilibrare un paese come il nostro _con metodi legalitari e democratici. Io stesso, che sono molto affezionato alla libertà e attaccatissimo alla democrazia, a volte mi sono chiesto se è possibile ristabilire un equilibrio in Italia senza ricorrere agli stessi metodi cui si è fatto ricorso in Russia per riequilibrare il paese. Sarebbe molto facile fare la politica della Cassa per il Mezzogiorno con dei sistemi di polizia, col lavoro forzato, con le emigrazioni imposte; non è altrettanto· facile farla rispettando rigorosamente la legalità. Ma è probabile che alcune vocazioni totalitarie in Italia ci siano appunto per il Mezzogiorno·. Non dico cl1e vengano dal Mezzogiorno, dico che derivano dalla difficoltà di portare a soluzione il problema del Mezzogiorno,. Il seco,n~o·_~.i;ischio- e mi pare che anche questo i ceti econon1ici -~ ~ "f -· .•. - .... ;,~..:,.<'• dirigenti del Nòrèf non lo abbiano compreso, o, meglio, lo· abbiano compreso a posteriori, in ritardo - è questo. ;Era fin troppo chiaro ~ •. . . .. che il riequilibramento necessario fra Nord e Sud non si poteva ottenere c~~ coi;i degli iriterventl statali. l\1a fino .~., che punto? Certo, se la iniziativa privata non prendeva di petto il problema, l'intervento dell'ini- ~i~tiva,,..pubblica diventava più e più che mai necessario perché si facesse - - . quello che i privati non_ sapevano fare. Abbiamo visto, infatti, l'avvio · alla industrializzazione del Sud dato dagli enti pubblici aborriti nel ~ord, come l'IRI e l'ENI; e questi enti pubblici a poco a poco li abbiamo visti grattare, annettere, confiscare quello che nel Nord era ritenuto campo esclusivo della iniziativa privata. Ma come potevano gli imprenditori settentrionali immaginare che questo non sarebbe avvenuto? E immaginando che questo sarebbe avvenuto, come dovevano immaginarlo, perché non han110 fatto loro quello che lo Stato ha poi t dovuto decidersi lui a fare? Dico questo, in sostanza: nel Sud si è ~~mbattut~~ credo, e si sta combattèndo _àncora oggi, u11a battaglia e decisiva fra il liberismo e il dirigismo, fra l'iniziativa privata e quella · p~hblica o di stato. Se l'iniziativa privata non ha perso· del tutto la ba.ttaglia, lo deve a quei pochi animosi, come Faina della Mo~tec~tJnI!. o come Olivetti, che sono venuti quaggiù a portare i loro, impianti. . Ma:- sè qu~s-to ii.on f~sse avvenuto, vi assicuro che l'iniziativa privata sarebbe in pieno fallimento, non soltanto nel Sud, ma in tutta Italia, .appunto per mancanza di compimento della sua missione. A questo punto Compagna dice, o vi dirà, che non è colpa di questa iniziativa, cioè a dire cl1e l'iniziativa dei privati non può andare al 241 Bibl-iotecaginobia.nco
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