Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Francesco Compagna e Indro Montanelli i \ pressione del Nord: li ha chiamati in causa relativame.nte a certi indi- , , rizzi della politica doganale, della politica fiscale, della politica di · ciistribuzione della spesa pubblica, che. _si risolvevano obiettivamente .\. in un danno del Mezzogiorno, in un « sacrificio >;·· del Mezzogiomo 1 , e~ l erano spesso imposti, d'altra parte, dalla pressione di interessi costitµiti e organizzati nel N_ord. Ma, oggi, che giudizio ·possiamo dare di questa chiamata in causa del Nord da parte della letteratura meridionalista alla fine del secolo scorso e nei primi decenni di questo secolo? Alla luce di studi con1e quelli di Pasquale Saraceno e di Rosario Romeo (penso, di Pasquale Saraceno, all'articolo sulla « mancata unificazione economica italiana a cento anni dalla unificazione politica», che oggi si può leggere nella raccolta degli scritti di Saraceno pubblicata da F'eltrinelli; e penso, di Romeo, a Risorgimento e capitalismo, Laterza, e alla Breve storia della grande industria in Italia, Cappelli) noi dobbiamo dare, io credo, un giudizio più complesso di quello che davano i meridio•nalisti direttamente impegnati nella .polemica sulla politica doganale, sulla politica fiscale, sulla politica di distribuzione della spesa pubblica. Noi dobbiamo dire, mi pare, che fecero bene, benissimo, i meridionalisti, ad aprire quella polemica e a portarla avanti; perché certe tendenze della politica doganale, della· politica fiscale, della politica di distribuzione della spesa pubblica andavano contrastate in sede politica, per evitare che si risolvessero in un più grave danno del Mezzogiorno. ~M~~ n_ello stesso tempo dobbiamo pensa~e : che, nella misura in çui quella politica doganale, quella politica .fiscale, ._. .... . ,, quella politica di distribuzione d~lla spesa p~b~lica, hanno_ .consentito l'industrializzazio~e del Nord (e che l'abbiano consentita è dimostrato, per esempio, dalla raccolta degli scritti curata e comme·ntata per le edizioni di Laterza da Luciano Cafagna nel volume: « Il Nord nella Storia d'Italia»), nel!.~,_m_ isura,_ c~oè, in cui c'è stato questo sforzo di industrializzare il Nord, si deve riconoscere il valo.re dei risultati che furono raggiunti grazie a. quella politica dog~nale, a quel~a politjf~ .J. }sr~~le,.a quella. politica ..di distribuzione della spesa pubblica. Si deve ~i~onoscere,. ir1:somma, che il « sacrifici? » del M~zzogiorno non era in definitiva un « sacrificio », se valutato in termini nazionali, in terffiini~ di -interessi generali del _Paese. Che cosa significa questo? Ebbene, vedete, noi dobbiamo ricordare sempre che, indipendentemente da questo o quell'errore (e magari ve ne sono stati molti) che sia stato commesso nella politica italiana dal 1860 al 1914, « proprio in virtù del sacrificio imposto per tanti decenni alla campagna e al Mezzogiorno » (cito la conclusione cui è pervenuto Romeo) « un paese povero e sottoposto a una fortissima pressione de238 Bibliotecaginobianco

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