Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Recensiorii e comparazioni statistiche, sulle inchieste, sui sondaggi d'opinione e così di seguito. Certo, siamo ancora lontani dall'avere a disposizione, per l'Italia, quell'abbondanza di materiale che consente in altri paesi una sempre maggior precisione nella descrizione della fenomenologia politica, come pure valutazioni e conclusioni non fondate esclusivamente sull'intuizione o su approssimative generalizzazioni. Tuttavia, il cammino che si è percorso in pochi anni, p·artendo praticamente da zero, non è poco e giustifica un certo ottimismo per l'avvenire. Una notevole testimonianza del grado d'impegno e di serietà raggiunto dagli studi in questo campo è rappresentata dal massiccio volume p,ubblicato di recente, per iniziativa dell'Istituto di diritto pubblico comparato della Facoltà di scienze politiche « Cesare Alfieri» di Firenze, dalle Edizioni di Comunità: Elezioni e comportamento politico in Italia, a cura di Alberto Spreafico e Joseph La Palombara (Milano 1963). Il volume verte sulle elezioni del 1958 e si articola in cinque parti: « Gli antecedenti: i cinque anni della II Legislatura »; « La campagna elettorale»; « I risultati»; « I commenti ai risultati »; « Studi elettorali di carattere locale ». Ai numerosi saggi contenuti in questa prima sezione, di vario ma sempre vivo interesse, se ne aggiungono altri due di una seconda breve sezione, « Dalla II alla III legislatura », della quale· francamente non si capisce bene la funzione e la giustificazione metodologica, sopratutto dato il carattere di appendice alquanto occasionale dei due scritti ivi contenuti: « Democrazia cristiana e socialisti dalle elezioni del 1958 al bipartito di Fanfani», di Giovanni Sp·adolini, e « Le elezioni amministrative del 1960 », di Giovanni Schepis. Del tutto pertinente, invece, il saggio bibliografico finale di Stefano Pa·ssigli, « Gli studi di sociologia elettorale in Italia ». L'inquadramento generale dei problemi affrontati è dato, oltre che dalla ,presentazione di Giuseppe Maranini e dall'introduzione di Spreafico e di La Palombara, dai tre saggi della prima parte, riguardante i cinque anni della seconda legislatura. Dopo una puntuale analisi di Alberto Predieri su « Gli sviluppi costituzionali », intesi più come problematica politica dei rapporti di forze fra i vari elementi della nostra vita costituzionale che come analisi delle strutture giuridicl1e e delle loro modificazioni, un denso e meditato scritto di Adolfo Battaglia su « L'attività politica » offre un pjanorama completo, oltre che persuasivo, dei cinque anni di storia politico-parlamentare italiana dal 1953 al 1958. Panorama non meramente descrittivo, ma nel quale l'autore ha saputo cogliere con precisio·ne i nodi essenziali della vita politica italiana di quel periodo, le strutture portanti dell'intero sistema, conferendo così un'inconsueta profondità prospettica al suo discorso. Il periodo della seconda legislatura repubblicana fu un periodo di assestamento, che rese ancora più evidente la fondamentale carenza di visione e di azione pnlitica della classe di governo, la quale aveva impresso alla sua azione i criteri e il carattere di una politica di emergenza prevalentemente in funzione anticomunista, senza riuscire, (e del resto non lo desiderava neppure), a trasformare alla radice l'ambiente economico e sociale e ad avviare a concreta 231 Bib_liotecaginobianco

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