Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Il consulente in canipo di partiti politici degni di questo nome? E che cosa si intende per «libertà»? Può, ad esempio~ il contadino del Medio-Oriente essere considerato un uomo libero? E come si può definire il concetto stesso di legittimità, quando non si sa bene se si debba ricorrere all'autorità di J efferson o a quella di Allah? L'uso di queste illusorie proposizioni, dovuto a motivi di politica interna, .non è privo di pericoli. * * * Il risultato statisticamente più frequente di questo feticistico rispetto per formule inapplicabili alla realtà, è che in genere gli aiuti dell'Occidente vengono concessi sotto l'assillo di condizioni di particolare urgenza; con lo scopo dichiarato di permettere a Governi legalmente costituiti di rafforzare la loro autorità attraverso programmi di riforme, rivolte a ridurre le tensioni sociali esistenti e ad evitare che queste diano luogo ad esplosioni rivoluzionarie difficilme11te controllabili per l'intervento di agenti catalizzatori esterni, nel cui maneggio (purtroppo) il blocco orientale ha acquistato una notevole perizia. Senonché è spesso proprio la presenza di questi Governi che è incompatibile co11 quel progresso sociale che, come è sempre più evidente, tende ad essere il compagno necessario ed inseparabile dello svilt1ppo economico. In queste condizioni i programmi di sviluppo finiscono spesso col ridursi a massicci interventi infrastrutturali a produttività differita, non certo inutili, ma visti soprattutto come creazione di simboli nazionalistici, nonché come occasione di lucrosissimi appalti per famelici impren- , ditori stranieri e poco scrupolosi funzionari locali; in patetici, ma non ingenui tentativi di creare industrie con aiuti dello Stato (la privatizzazione dei profitti e la socializzazione delle perdite non è un'esclusività italiana); quando non anche in speculazioni fondiarie pure e semplici. In genere i co11suntivi di si1nili programmi mostrano un massiccio spostamento di redditi dalla campagna alla città ed un aumento dei grossi redditi. A questo punto, dei bene intenzionati economisti, pur suggerendo blande misure di austerità, noteranno che in fondo i grossi redditi sono in definitiva quelli che hanno, o dovrebbero, avere la massima propensione al risparmio e quindi all'investimeno, e che pertanto il loro aumento rappresenta l'unica vera anticamera dello sviluppo economico e della prosperità per tutti, che, come sempre,· è in attesa al prossimo angolo della strada. È appunto questo il caso del Paese da me visitato, in cui ad un illusorio aumento del reddito monetario ha corrisposto negli ultimi anni un molto piì1 impressionante aumento del costo della vita ed un 209 Bibliotecaginobianco

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