Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Spartaco Andnia predisposta alcuna forma di assistenza tecnica e creditizia (pure prevista dalla legge), l1a creato dei piccoli proprietari gravati da quote di ammortamento piuttosto pesanti, e già indebitati irreversibilmente e senza speranza verso i locali 1nercanti. Pure qui la situazione è molto tesa anche se non è esplosiva per la fortu11ata mancanza di un detonatore adatto. Questi inabili esperimenti furono finanziati, almeno i11 parte, con fondi forniti dall'Occidente. Non si può dire che la spesa abbia contribuito ad elevare di molto il prestigio dei tecnici internazionali che, sapendo benissimo il rischio che correvano, hanno tuttavia dovuto partecipare a questa farsa. Da parte loro, le locali popolazioni, non potendo certo discriminare troppo sottilmente fra buoni tecnici (stranieri) e cattivi funzionari, (nazionali), si mostrano piuttosto inclini ad accomunarli in una frettolosa, ma non del tutto ingiusta, condanna. Le buone intenzioni non giovano dava11ti ai cattivi risultati e gli in·genui finiscono sempre col. pagare per i furbi. La posizione del consulente internazionale non è certo delle più· comode. Fincl1é si tratta di fo,rmulare dei programmi, egli ha in genere la possibilità di far accettare i suoi punti di vista, per la semplice ragione che il suo parere è spesso necessario e vincolante ai fini dell'ottenimento di prestiti internazionali. Ma quando si tratta di seguire lo svolgimento pratico dei programmi, l'esperto straniero non ha più in mano alcuna arma per farsi rispettare. Non si tratta certamente della sola difficoltà tecnica di seguire l'esecuzione dei programmi nello spazio e nel tempo, che pure esiste. È infatti vero che le ordinarie visite « sul campo » di missioni ispettive che si rechino a controllare una serie di cantieri o sedi di « progetti » te11do-no necessariamente a dare un'idea esagerata dell'importanza, se non altro dimostrativa, dei progetti stessi, malgrado tutte le critiche di merito che un osservatore esperto può sempre fare con sicurezza anche in un tempo estremamente breve. La vera difficoltà è un'altra, ben più profonda: essa è costituita dal fatto che spesso non esistono le condizioni politiche minime perché si possa anche soltanto sperare nell'esecuzione di programmi che, per quanto prudenti, graduali, e commisurati alle capacità esecutive della burocrazia interessata, costituiscono tuttavia un elemento di rottura nei confronti di posizioni stagnanti e di interessi precostituiti. In tal caso si può essere matematicame11te sicuri che Ie---riforme non saranno applicate, o, peggio anco,ra, saranno. utilizzate per sconfiggere gli scopi che esse si· pro,ponevano. 206 Bi bi iotecag inobianco I \ I \

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