Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Il consulente in campo bliche minori venivano i11 genere acquistate con regali alle autorità gerarchicamente superiori, con il permesso più o meno tacito per l'acquirente di rivalersi della spesa sostenuta sui soggetti alla sua giurisdizione. Il regalo al funzionario per ottenere che esercitasse le sue funzioni nell'interesse del postulante non costituiva quindi una eccezione, ma la regola; esso agli occl1i del suddito aveva piuttosto l'aspetto di una tassa consuetudinaria, o, per usare un termine nostrano, un « diritto casuale ». Un costume secolare di questo tipo, non del tutto scomparso nemmeno in molti Paesi dell'Occidente - ed in Italia ne sappiamo qualcosa -, no,n può certo mutare in pochi anni: paradossalmente potrebbe dirsi che nel Medio Oriente un funzionario « corrotto» nel senso occidentale del termine è in realtà un uomo fedele alla tradizione amministrativa del suo paese, ed un funzionario « incorruttibile » è in certo senso un tipo, eccentrico. Ciò può renderlo gradito alla popolazione, ma tende a renderlo• piuttosto sospetto agli occhi dei suoi colleghi e del suo ceto sociale, e molto scomodo comunque, per i superiori. No•n è forse vero che il mito del funzionario « incorruttibile» è uno• dei favoriti dalla demagogia dei nuo,vi regimi rivoluzionari? E se si trattasse, quindi, di un cripto-comunista? * * * . A questo punto ci si potrà chiedere se veramente i pochi mesi di corsi e di « seminars » che è possibile impartire a funzionari locali di un certo grado siano sufficienti a farne degli uomini nuovi. I corsi si svolgono su materie tecniche, secondo schemi pro1 pri alla cultura economica occidentale. Questo tipo di cultura è connesso all'utilitarismo radicale dell'inizio del XIX secolo, 1na affonda saldamente le sue radici in una tradizione anche più antica, quella cristiana riformata, che considerava il lavoro ed il risparmio come cosa so,pra ogni altra meritoria, e la spesa voluttuaria sopra o•gni altra peccaminosa. Ma in Oriente le motivazioni individuali sono rimaste molto diverse. Sinbad il Marinaio, con la sua deplorevole abitudine di sperperare i suoi guadagni in memorabili banchetti ed in elen1osine ai poveri (secondo la legge coranica) non è certo un modello di imprenditore. Il moderno sceicco del petrolio, in quanto abile nego,ziatore del suo oro nero e padrone di schiavi, non può solo per questo essere considerato della razza dei fondatori degli imperi industriali di fine secolo,, i quali, se non altro, non sarebbero andati alla funzione religiosa domenicale co,n una Cadillac carrozzata in oro. In Occidente, del resto, la tradizione cristiana del valore assoluto 199 Bibliotecaginobianco

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