Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Spartaco Anania cura occorre per commisurare i programmi alle effettive capacità di esecuzione da parte degli strume11ti amminis.trativi dispo·nibili. * * * Senonché sarebbe estrema1nente ingenuo il credere di poter liquidare il problema co-n un sia pur massiccio progra1nma di « preparazione dei quadri amministrativi », finanziato su fondi internazionali e condotto attraverso corsi e « seminars » di tipo occidentale. È noto infatti che l'assistenza tecnica è, con l'assistenza finanziaria, uno dei due grandi strumenti con cui l'Occidente combatte la sua battaglia per lo sviluppo graduale e democratico dei paesi arretrati. L'argomento è es.tremamente vasto·, importante e complesso, e no·n è certo questa la sede per discuterne. Pure varrà la pena di fare qualche osservazione che l'opinione pubblica occidentale non sempre sembra considerare al s110 giusto valore. È assolutamente esatto che l'apparato amministrativo dei paesi arretrati è i11 genere tecnicamente e moralmente impreparato a sostenere non dico i compiti straordi11ari imposti dall'esecuzione di un programma di sviluppo ad alto contenuto tecnico, ma nemmeno le funzioni ordinarie di u11a moderna amministrazione civile occidentale. Altrettanto nota la tendenza dei funzionari di accettare qualche regaluccio nell'esercizio delle loro mansioni. Ma in tali casi, no•n è del tutto esatto parlare di « corruzione » nello stesso senso applicabile ai casi di corruzione dei pubblici funzionari riscontrabili in Occidente. Il termine stesso di « corruzione » implica una degenerazione rispetto a certe condizio·ni o certi comportamenti ritenuti « normali » o « sani ». Nel nostro caso invece occorre ricordare che il concetto di amministrazione pubblica nel Medio Oriente era fino a no·n molti decenni fa molto diverso da quello prevalente in quei Paesi occidentali in c11i l'esperienza democratica aveva già una tradizione secolare. Nel Paese a cui mi riferisco, ad esempio, l'an1ministrazione delle provincie era tradizionalmente affidata ai capi tribali che, in cambio di un tributo fisso da versare al potere centrale, erano autorizzati ad appropriarsi di tutte le contribuzioni extra che riuscissero a riscuotere dalle popolazioni. Il poitere politico, modellato sul diritto di proprietà priv~ta della terra, era conce_pito· come il diritto di trasferire il reddito da coloro che lo producevano a coloro che 11er ragio·ni ereditarie avevano il diritto di goderne, di solito in cambio dell'obbligo di proteggere i sudditi o i dipendenti da altre possibili spoliazioni da parte di poteri non legittimi, o territorialmente incompetenti: ad esempio, bande di predoni irregolari, governato 1 ri di altre provincie, ecc .. Le cariche pub198 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==