Il consulen,te in campo gramma. In tal modo i proprietari riuscivano a godere di un· credito agevolato al 6% di interesse annuo, senza nemmeno la necessità di fornire quelle garanzie reali che erano precedentemente richieste per i mutui diretti. Un mio amico (figlio di un grande proprietario) mi confessò candidamente che, avendo avuto bisogno di un mutuo per acquistare una nuova auto, lo aveva ottenuto in due settimane da un suo cugino direttore di Banca (in realtà tutti i giovani « bene » della zona sembravano essere cugini) dietro iscrizione-lampo alla locale « cooperativa » e co·n garanzia personale di due poveri diavoli, soci della « cooperativa» medesima, che erano stati ben lieti di fare al direttore un favore così facile come l'apporre le loro impronte digitali su un angoletto bianco di un grosso pezzo di carta pieno di incompr~nsibili caratteri arabici (che, incidentalmente, risultarono essere la traduzio·ne di un modulo lungan1ente studiato da un altro noto esperto internazionale). La situazione sembra presa da un romanzo di Evelyn Waugh; tuttavia successivi controlli mi convinsero che un così poco ortodosso uso del credito cooperativo per impedire che un figlio di papà rovinasse la suola delle sue scarpe sulla strada principale del paese, peraltro pessima, era tutt'altro che eccezio11ale. Ciò del resto era abbastanza esplicitamente riconosciuto dalla stessa Banca agricola nazionale nella sua relazione annuale, in cui si esprimeva il dubbio che una buona parte dei mutui, cosiddetti agricoli, fossero finiti in impieghi che con l'agricoltura avevano ben poco in comune, e che, comunque, avessero sollevato i proprietari da obblighi che essi avrebbero dovuto sostenere traendo da altre disponibilità liq_uide. Mi sembra legittimo concluderne che ci troviamo qui di fronte ad un esempio piuttosto pittoresco, ma del tutto tipico, di quello che a mio avviso è il più importante ostacolo pratico al graduale e « democratico » sviluppo di Paesi di antica tradizione autoritaria come quello da me visitato, e cioè, la quasi inesauribile capacità delle locali burocrazie, a tutti i livelli, di distorcere le nuove istituzioni e di canalizzare i nuovi stanziamenti di fondi, per farli servire agli interessi dei vecchi gruppi di potere, a cui quasi sempre le stesse burocrazie so·no legate da molteplici vincoli economici, di casta e di imitazione sociale, quando non anche di parentela. Quando si tratti di attuare programmi che anche in minima misura minaccino di scalfire i privilegi dei gruppi· di potere sociale e politico, le burocrazie dei paesi arretrati sono un veicolo assolutamente inadatto, . se non addirittura t1no strumento di deliberato sabotaggio. L'osservazione non è certo originale: tutti ormai sanno cl1e quanto più l'ambiente socioeconomico è stagnante e culturalmente impreparato, tanto maggiore 197 Bibliotecaginobianco
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