Carla Perotti e senza reciprocità, e si realizzasse con un linguaggi(? operativo, legato alla realtà in modo transitivo 15 • Tutti gli intervistati di questa zona hanno dichiarato di avere avuto rapporti diretti con persone iscritte al « Partito », e hanno riconosciuto che il successo della propaganda comunista dipendeva probabilme·nte· dalla possibilità di un intervento personalizzato. Il carattere simbolico del « procuratore », infatti, gli consentiva di essere « caricato », da parte di ciascuno degli individui avvicinati, di quella somma di desideri e di tendenze il cui transfert avrebbe consentito alla massa di identificarsi psicologicamente co11 il « Partito ». La « procura sociale », come abbiamo definito l'attività del propagandista del PCI, consente infatti alla massa di dominare almeno simbolicamente l'esistenza, puntando sulla sua tendenza istintiva a livellare le differenze culturali, sociali, ecc .. Grazie a questo tipo di intervento•, gli operai delle case Fiat del Lingotto, così restii a radicalizzare le proprie scelte dal punto di vista sindacale, decisero a cuor leggero di identificarsi politicame11te con coloro i quali dimostravano di poss.edere il linguaggio, ideale rispetto alla necessità di trasformare la Natura i11 Storia. Se la classe borghese aveva edificato il proprio potere sui progressi tecnici, scientifici, e su una trasformazione illimitata della Natura, il « Partito », e per esso il proletariato, dava l'impressione invece di poter realizzare il passaggio dalla realtà all'ideologia, restituendo all'uomo il suo bene più prezioso: la libertà. · Ventinove dei quaranta intervistati del quartiere E ci hanno risposto di avere intenzione di votare per il PCI, ma soltanto in otto casi ci siamo trovati di fronte ad un voto ormai indipendente rispetto alla sua spinta pubbliçitaria. Negli altri 21 casi, la scelta appariva in gran parte motivata da una sorta di feticismo politico i c·ui « mana » coincidevano questa volta con gli Assoluti sganciati dal « Partito.» nella sua propaganda: dall'assoluto del fine, a quello della necessità storica, dall'assoluto di opposizione tra libertà e indip-endenza, a quello della classe. L'idea più gradita, rispetto alla·. tentazione di votare per il PCI, era comunque quella che significava, agli occhi dei « 21 », la testimonianza di una simpatia per un certo numero di rivendicazioni e di aspirazio.ni, prima delle quali « l'eguaglianza ». Pro·pensione logica, del resto, rispetto ad un partito convinto che la classe operaia non possa sbagliare mai, e che « il partito » sia in ogni caso il suo diretto rappresentante. Un'osservazione che riguarda tutti i gruppi di intervistati, è quella relativa alle ragioni per le quali essi affermarono di aver subito la 1s Cfr. in {< Diogène », n. 31, 1960, ed. Gallimard, l'articolo di Georges Friedmann: Réevaluation des sociétés modernes, a pag. 62. 192 Bibliotecaginobianco
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