Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

Carla Perotti incline a lasciarsi mistificare: la. « vedette » Malagod~ riesce a tagliare, in una sola sera, e co·n una ragione borghese, il circuito sociale, disp•erdendo la collettività in individui, e questi nelle particelle dei lo,ro determinismi: « capisco che Malagodi mi ha influenzato, ma è perché ha ragione », ci ha detto un intervistato; e 22 persone su 30 hanno con_. fermato, nella zona D, un giudizio di questo tipo, come se la presenza televisiva del candidato X o Y avesse agito, con una profondità, e una irrazionale estensione rispetto alla politica, sulla loro libertà. Va osservato che una delle « costanti » lib-erate dal discorso di Malagodi alla TV (facemmo le interviste in questa zona nei tre giorni immediatamente successivi alla trasmissione), fu l'atteggiamento di unanime disapprovazione assunto dagli operai nei confronti degli scioperi, che d'un tratto essi avevano preso a considerare « inutili », « contrari ai nostri interessi »; sostenendo che n-on avrebbero potuto più votare comunista, dichiararono che avrebbero votato, se non per i liberali, « almeno per il PSDI, o ar1che per il PRI », in m<?do da « difendere l'armonia». In una sola sera, l'on. Malagodi era riuscito ad operare una sorta di _alleanza tra diritti e doveri, dando agli uni la cauzione degli altri, e aveva convinto l'elettorato a giudicare immorale tutto· ciò che urtava contro le leggi strutturali della società che egli era incaricato di difendere! Zona E. - Il « crescendo » dell'influenza pubblicitaria che abbiamo riscontrato nell'elettorato delle zone A, B, C e D, ha visto il favore riscosso dai comunisti sul piano dell'opinione e, in un secondo tempo, col variare delle condizioni di base, il consenso ottenuto dai liberali. Nella zona E - alla quale corrisponde un elettorato adattato, social- : merite bene integrato, consap~vole di avere raggiunto quel « posto alla Fiat » che rappresenta per molti il Paradiso in terra - troviamo, invece, ancora una volta, che soltanto la propaganda comunista ha dimostrato di poter richiamare attivamente l'attenzio,ne dell'elettore, orientandone le preferenze senza ambivalenze e ambiguità. Per quale ragione - quando già pareva di poter concludère che benessere e voto di estrema sinistra sono momenti incompatibili della realt_à umana - si ripropone, invece, in un contesto sociale apparentemente integrato, quanto quello delle case del Lingotto, un ordine di preferenze in larga maggioranza favorevole al PCI? La « predisp-osizione » al voto di sinistra, stando almeno all'analisi dei condizionamenti operanti nelle zone A e B, non avrebbe dovuto essere forte, non nel senso àlmeno che solitudine e ·miseria_ disponessero gli individui 190 \ Bibiiotecaginobianeo I I '

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