Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

L' elet tare condizionato blema del vero e del falso 9 • Come tutto ciò che essi vedo·no al cinema, anche il cortometraggio democristiano deve essere vero, deve corrispondergli una realtà storica precisa, nella quale l'uomo semplice non riesce a disgiungere la causa dal fine. Tuttavia sono ancora l'estrema fragilità mentale, la scarsa disposizione alla critica, le forme alogiche e ipnotiche del suo pensiero a disporre l'uomo di questo livello ad un atteggiamento favorevole alla propaganda de1nocristiana: « bisogna fare le cose con buon se11so >>, dicevano gli spettatori, i piccoli commercianti, gli operai specializzati di questo quartiere; e il buon senso del proletariato che sta per entrare nella piccola borghesia si presentava di apostasia dalla coscienza di classe, cristallizzando una disposizione che la propaganda dei partiti di sinistra avrebbe scalfito talora co11 difficoltà, e in base alla quale avrebbe esercitato il 28 aprile una sua forza d'attrazione l' « alternativa liberale ». Sappiamo che secondo gli psicologi l'azione della propaganda è particolarmente efficace quando sfrutta bisogni, tendenze o desideri preesistenti negli individui o nei gruppi sociali 10 , ma resta da chiedersi come possano tre tipi di propaganda tanto diversa - quella della « destra », del « centro » e della « sinistra » -- sfruttare lo stesso tipo di bisogni preesistenti relativi agli « indecisi », a coloro cioè che si trovano per qualche ragione al di sotto di L1na soglia razionale di scelte. La fortuna della propaganda liberale a qL1esto riguardo - largo fu infatti il credito riscosso e più tardi confortato dai risultati elettorali, a partire dalla zona C - è da mettere in relazione con la possibilità, - strutturata attraverso una « tecnica » della quale diremo - di accentuare nel complesso dei bisogni, delle tendenze e dei desideri, quel senso di vuoto che è meno compatibile co11 il bisogno umano della sicurezza. Fu proprio per questa ragione che il volantino di Piero Ricci, per esempio, ca11didato liberale (intitolato: « I regali di Fanfani»), ebbe larghi consensi alle Vallette, dove ci fu detto che « soltanto i liberali possono aiutarci a rifiutare le tasse esose », e dove la storia dei mille miliardi della Federconsorzi ,se era stata a1npiamente sfruttata dalle sinistre, aveva trovato nell'interpretazione delle destre Llna sua mag-- giore e~cacia. La propaganda liberale aveva creato un tipo di mistificazione logica capace di ristrutturare il complesso di tendenze delle quali si è detto: questa trovata co·nsistette in un sistema bene organizzato di illusioni (si pensi ai giganteschi cartelloni : « non lasciamo che la tegola ci cada in testa », « non do·vete fare acrobazie, dovete soltanto 9 Cfr. Edgard Morin, Il cinema o dell'immaginario, ed. Silva, pag. 169. to Cfr., di Antonio Miotto, La psicologia della propaganda, ed. Editrice Universitaria, Firenze, a pag. 115 a segg. 187 Bibliotecaginobianco

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