Mario Pacelli l'edilizia resider1ziale, architetto .Moroni, sarà. indub_biamente favorito dalla predisposizione di programmi a lungo e ·medio termine. È naturale, infatti, che le imprese saranno maggiormente indotte ad affrontare nuove spese per capitali fissi quanto più avranno la prospettiva di un'intensa attività per l'avvenire, con1e pure l'esistenza delle stesse prospettive è necessaria affinché l'industria della prefabbricazione possa nascere e svilupparsi. - È stato proprio sul problen1a della pro-grammazione nell'edilizia che si sono svolti i più vivaci dibattiti durante i lavori della Conferenza. Gli squilibri esistenti, che emergono peraltro chiaramente dalle cifre riportate più ava11ti, come pure la necessità della industrializzazione dell'edilizia, inducono necessariamente a concludere in senso favorevole all'opportunità di una programmazione di settore, nel quadro della programmazione economica nazionale. Ciò potrà consentire anche una più esatta determinazione della misura degli investimenti, eliminando le ragioni di talune preoccupazioni già manifestatesi durante il 1962. Infatti, pur non essendovi dubbi sulla necessità che, entro un ragionevole numero di anni, tutti i cittadini possano vedere risolto il problema dell'abitazione, bisognerà evitare che ciò avvenga attraverso un rallentamento dello sviluppo in altri settori economici: in altri termini, i dati relativi al 1962, che indicano in 292 miliardi l'aumento degli investimenti nel settore dell'edilizia abitativa contro i 210 miliardi dell'ind11stria, denunciano chiaramente l'esistenza di una situazione che va attentamente studiata e seguita. Il problema è costituito piuttosto dal modo in cui dovrà atteggiarsi e dall'oggetto che dovrà avere la programmazione nel settore edilizio. Su tale punto, però, non si è potuta raggiungere alcuna intesa durante i lavori della conferenza, anche per il carattere evidentemente politico che la questione presenta. Dinanzi alla proposta istituzione di un Ente Nazionale per l'Edilizia (arch. Anversa Ferretti, arch. Pietro Moroni, ing. Marcello Vittorini, ing. De Rossi) con finalità direttrici e di coordinamento del settore, ed alla presentazione di uno schema di disegno di legge per una disciplina generale dell'edilizia sovvenzionata (arch. Anversa Ferretti, aw. Buccellato, arch. Moroni, Dott. Liotta, ing. G. B. Rossi), cioè di una legge cor11ice diretta a regolare tutta l'attività pubblica per quel che concerne l'edilizia residenziale, vi sono state relazioni che hanno viceversa posto i11 rilievo la funzione dell'iniziativa privata in tale campo e la necessità di diffondere -la proprietà dell'abitazione, costruita anche con sovvenzione statale. In sostanza, q11indi, se non vi sono stati profondi dissensi sull'op176 Bibliotecaginobianco
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