Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

CONGRESSI E CONVEGNI La conferenza nazionale dell' edilizia di Mario Pacelli I lavori della Conferenza Nazionale dell'Edilizia, organizzata dall'Istituto Nazionale di Architettura sotto gli auspici del Consiglio Superiore dei LL.PP., ha investito una serie di temi molto importanti: si è a11dati dalla ristrutturazione del Ministero dei LL.~P. e del Co,nsiglio S11periore dei LL.PP. alla disciplina dei pubblici appalti, dalla edilizia residenziale a quella scolastica, dall'edilizia sanitaria alla tutela dei centri storici, giungendosi in certi casi fino alla formulazione di schemi di proposte di legge articolate o di relazioni per la soluzione di taluni problemi. La discussione svoltasi è stata certamente di grande interesse anche perché per la prima volta i problemi dell'edilizia venivano affrontati e discussi in modo organico ed in una visione global~ della vita economica del Paese. Ciò che però è più importante è che, sia nelle relazioni presentate che nei nu1nerosi interventi avutisi, è apparsa costante la preoccupazione di additare soluzioni nuove, più adeguate ai tempi attuali ed alle prospettive future. Le indicazio11i relative al settore edilizio contenute nella relazione generale sulla situazione economica del Paese per l'anno 1962 dimostrano, ove ve ne fosse bisogno, l'importanza assunta dall'attività edilizia nell'economia nazionale. Nel 1961, gli investimenti nel settore avevano raggiunto i 1236 miliardi; nel 1962 si è passati a 1528 miliardi, con un aumento cioè di 292 miliardi - pari al 23,6% - contro 11n incremento di 210 miliardi avutosi nello stesso periodo per l'industria, di 121 per i trasporti e di 69 per l'agricoltura. L'incremento del valore aggiunto è stato del 20,1 per cento· rispetto al 1961, passando da 1.430 a 1.718 miliardi, mentre il valore della produzione globale è stato nel 1962 di circa 2.690 miliardi di lire, contro i 2.280 miliardi dell'anno precedente. Le spese per opere pubbliche che erano di 449 miliardi nel 1960 e di 486 miliardi nel 1961, sono diminuite viceversa dell'l,6 per cento passando a 478 miliardi nel 1962. Se, in particolare, si tiene conto dell'aumento dei prezzi, calcolato intorno al 7 per cento, il decremento effettivo in questo particolare settore è ancora più considerevole e più 170 Bibliotecaginobiancq

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