Rosellina Balbi autorevoli firme dell'editoria italiana: da Mondadori 1 a Rizzali 2 , · da Palazzi 3 a Del Duca 4 • Quest'ultimo, anzi, non limita al solo mercato italiano il proprio campo d'azione: in Francia pubblica altri quattro periodici, che hanno raggiunto altissime tirature, rivoluzionando addirittura il settore della stampa femminile di quel paese 5 • Tra la stampa quotidiana e quella periodica esiste un'altra differenza fondamentale. La forza di attrazione di un quotidiano è costituita, oltre che dalle correnti di opinione delle quali esso si fa portavoce, anche (e forse soprattutto) da fattori di ordine tecnico: non ultimo tra i quali, la rapidità e la completezza dei servizi di informazione. È pur vero che i notiziari della radio e della televisione possono battere in velocità qualsiasi edizione straordinaria su carta stampata; la radio e la televisione, peraltro, ·offrono al pubblico un giornalismo che perde in « colore » e in profondità ciò che acquista in immediatezza; e non consente, principalmente, quel graduale assorbimento delle informazioni che talora risulta, più che gradito, indispensabile. Ognuno può rileggere una frase stampata, quando il significàto non ne sia a tutta prima palese; nessuno può ottenere che un annunciatore della radio o della televisione ripeta parte del proprio discorso. Senza dire che il momento della lettura è frutto di libera scelta, da parte di colui che acquista un giornale; mentre radio e televisione obbligano l'ascolto in ore fisse. Il recente, lunghissimo sciopero dei giornali, a New York, e il conseguente disagio del pubblico, hanno dimostrato fino a che . pu11to la funzione della stampa sia insostituibile (e ciò malgrado le n1oltiplicate edizioni dei notiziari radiofonici e televisivi). Bisogna infine tenere presente che, accanto alle informazioni di carattere generale, i quotidiani forniscono tutta una serie di notizie di importanza solo apparentemente modesta (e, in realtà, determinanti ai fini della diffusione): come l'elenco degli spettacoli, il turno festivo delle farmacie, gli avvisi necrologici, l'orario dei negozi, le · variazioni dei percorsi tramviari. « Qualsiasi direttore », osserva Carlo Casalegno, « sa per esperienza che ben di rado un articolo di alta politica provoca una valanga di lettere di protesta; invece un errore - nei numeri del Lotto o nell'orario dei panettieri in un giorno di festa, equivale, per il suo giornale, ad una battaglia perduta» 6 • È stato dirr1ostrato che, nella scelta del quotidiano da leggere (pochi sono, in 1 « Grazia », « Arianna », « Confidenze », « Bolero Film ». 2 « Annabella», « Bella», « Novella», « Sogno », « Luna Park », « La Donna ». 3 « Mari e Claire ». 4 « Intimità », « Grand Hotel », « Confessioni ». 5 Cfr. EYELYNESuLLEROT, La presse féminine, Ed. Colin, Parigi, 1963, pp. 76 - seg. 6 CARLOCASALEGNO, Il giornale, Ed. ERI, Torino, 1961, pag. 75. 160 \ Bibliotecaginobianco. ' I I
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