GIORNALI E RIVISTE Una stampa senza avventure di Rosellina Balbi Se è vero che l'editoria italiana attraversa un momento particolarmente felice sotto il profilo economico, è anche vero che uno dei suoi più redditizi investimenti è costituito da quella che si usa definire « stampa femminile»: sia per l'alto livello raggiunto in quel settore dalle vendite, sia per l'apporto, non meno consistente e robusto, della pubblicità. È noto che la stampa quotidiana rappresenta un'impresa passiva, dal punto di vista strettamente commerciale: il costo del prodotto (ossia il costo di ogni singola copia del giornale) supera il prezzo di · vendita al pubblico. È pur vero che, anche in quel settore, i proventi della pubblicità giocano in misura non indifferente; solo di rado, peraltro, essi riescono, non diciamo a fornire un utile effettivo all'impresa gior_nalistica, ma anche solta11to a farle raggiungere il pareggio del bilancio. D'altra parte, non va dime11ticato che il quotidiano è soltanto apparentemente un prodotto industriale: l'imprenditore è, per solito, uh partito p·olitico, il quale mira ad influenzare, attraverso il proprio organo di stampa, l'opinione pubblica; oppure un gruppo finanziario, che si ripromette, dalla gestione di uno o più quotidiani, la difesa, in . senso lato, dei propri interessi. Nell'un caso e nell'altro, il promotore dell'impresa giornalistica può anche consapevolmente rinunziare, come osserva Weiss, ad ottenere un profitto economico dall'impresa stessa: l'importante è che questa gli consenta di raggiungere i suoi obiettivi di fondo. La stampa periodica, per contro, possiede tutti i caratteri di una autentica attività industriale. A promuoverla (salvo rare eccezioni) non sono i grandi gruppi di pressione, per i quali, come si è detto, la gestione di un giornale ha un valore puramente strumentale; sono invece le case editrici vere e proprie, che hanno per esclusiva attività l'edi-- zione di settimanali o di libri, e che da questa attività intendono rica- . vare un utile economico. Dietro le testate dei maggiori periodici femminili, ad esempio, troviamo (direttamente o indirettamente) le ·più 159 Bibli.otecaginobianco
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