Nord e Sud - anno X - n. 42-43 - giu.-lug. 1963

La Redazione completamente di vista le esigenze strategiche della battaglia per il consolidamento e l'approfondimento dell'apertura a: sinistra. Valga a questo proposito quanto scrivevamo su « Nord e Sud » nel mese di febbraio: « Da qualsiasi punto di vista lo si voglia considerare, il disegno che era stato· attribuito a Moro e a Nenni di una " crisi a freddo ", per andare alle elezioni in ordine sparso e poi riprendere a riannodare le fila della coalizione di centrosinistra, era un disegno folle; e come tale è stato giudicato da tutti coloro che sono fautori intelligenti dell'apertura a sinistra, nei partiti e nei giornali. È vero che quel disegno non si è risolto in un vero e proprio suicidio, come si era temuto a un certo momento; e tuttavia, nella misura in cui esso si è parzialmente attuato, non si può dire che non si sia risolto in un atto di grave autolesionismo, perché tale è, a nostro giudizio, il "disimpegno" cui sono voluti pervenire la DC ed il PSI, senza rendersi conto che il "disimpegno", anche se soltanto parziale e non accompagnato da crisi di governo, indebolisce comunque la coalizione. Si tratta, infatti, di andare alle elezioni con uno spirito e in un clima affatto diversi da quelli con cui si è andati alle elezioni in giugno, affrontando peraltro un elettorato particolarmente incerto e difficile come quello di alcune città meridionali. A questo elettorato in giugno non si sono presentate le scuse, da parte del PSI e della DC, per avere concluso l'apertura a sinistra; ma si è detto chiaro e forte che l'apertura a sinistra rappresentava un grande passo avanti per il consolidamento e l'espansione della democrazia nel nostro paese: e le elezioni furono vinte. Ora, invece, sembra che si voglia ricorrere a una serie di espedienti tattici, cercando di rabbonire con una aperta polemica dimostrativa fra DC e PSI gli elettori moderati della ·prima e gli elettori massimalisti del secondo; e si rischia così veramente di perdere buona parte degli uni e buona parte degli altri, perché quell'aperta polemica suona in definitiva come una concessione, e non come una confutazione, rispetto alle loro rispettive preoccupazioni ». Ecco, dunque, il più grave errore che sia stato commeso nella direzione politica del centro-sinistra: andare alle elezioni in ordine sparso; anzi, in aspra concorrenza fra i partiti della nuova maggioranza. *** I partiti della maggioranza, invece di presentarsi al corpo elettorale con la coalizione rinsaldata e rinvigorita per il molto di buono che si era fatto o preparato nei primi nove mesi di attività del governo di centro-sinistra, si sono quindi lasciati condizionare dalla paura di perdere voti o dall'ansia di raccoglierli; e di conseguenza il governo è rimasto scoperto, esposto, cioè, a tutti gli attacchi più demagogici, perché non protetto dalla operante solidarietà della sua maggioranza. ,,.. Così, la DC è sembrata addirittura in certi momenti volersi giustificare davanti al corpo elettorale per certe decisioni prese o predi14 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==