Luigi Mazzillo che resta da fare, su ciò va bene e su ciò che bisogna correggere finché si è ancora in tempo. A tutt'oggi, purtroppo, si va avanti con gli interventi come se nulla fosse cambiato. Non si può dire, infatti, che gli studi « regionali » abbon- - dino, no,nostante lo• stimolo che dovrebbe essere esercitato dalla stessa· politica dei « poli di sviluppo » e delle aree e dei nuclei di industrializzazione. Questa carenza avrà a che fare, fo•rse, con la circostanza che non si ritiene necessario- partire dalla conoscenza della struttura economica e delle possibilità di sviluppo delle varie zone per definire le aree di intervento; è molto più como·do, infatti, decidere sulla base del peso politico e del grado delle pressioni di cui sono capaci le comunità locali. .. Uno dei pochi e migliori esempi di studi regio-nali del tipo suggerito è, senza dubbio, quello curato per la SVIMEZ da FRANCO FIORELLI con la collaborazione di Domenico Manna (L'industrializzazione della Provincia di Latina, Roma 1963). Il volume costituisce, infatti, un'analisi attenta e rigorosa del meccanismo economico in atto nella Provincia di Latina. E siccome l'esame riguarda una situazione in cui ha svolto un ruolo decisivo la politiça 111eridionalistica degli anni '50, è possibile tentare il primo controllo non astratto degli effetti di tale politica sul meccanismo di sviluppo economico. Cosa che permetterà, d'altro lato, di valutare le modificazioni da apportare al meccanismo stesso, per porlo in grado di corrispo11dere al tipo di -sviluppo che si vuole conseguire nel Mezzogiorno e nel Paese. *** La Provincia di Latina, co-stituita in unità amministrativa nel 1934, ha una superficie di 225.000 ettari e comprende un territorio che-!!!._ _precedenza ap12arten~·~, ~~_la arte _meridionale alla Pr vio_ç_iadi çaserta e, per la arte settentrionale. alla Prqvincia di Roma:._ La conseguente eterogeneità delle caratteristiche fisiche ed economiche e delle tradizioni storiche e culturali sta alla base dell'attuale diversificazione - ~ zonale del territorio: diversificazione che, accentuatasi per certi aspetti in seguito all'intervento di bonifica, si ~~ ulteriormente a gravata negli ----~-__. .._ _,=.;:: ______ _ 11ltimi anni. La pianura costituisce il 52,S~u della superficie totale, la_ c~llina il 44,5% e la montagna il 3g1)_ Le zone pianeggianti sono quelle dell'agro pontino ( 100 mila ettari), el bacino di Fondi e della pianura di Minturno. L'unica vera catena montagnosa della Provincia è rappresentata dai monti Lepini, che attraverso la cosiddetta « soglia di Preneste » si 144 Bibiiotecaginobianeo
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